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LI

:B

It

e

III.

lJ7

do, fe

gli

uengdno

~

confaruare

gli occhi

ch

ogni male

per

tutto l'anno :

e

n~l

partirfi di

l~

buttano quelle her

be, di cbe erano centi

nel

fuoco,e dccono, uadane ebrt'

fci/l

con

quefte

ogni difgratia

n;it

t. Puo

ra del

caftello

,

cb'

e

nel

monte

cbe

fopraftd. ctlla

dt.td

d'Herbipoli,

i

corteggiani

del

Vefcouo fanno a

ncho d

fuoco; etirdno

molti fulguri uolanti

con cerf

arte

e

deftrezza

per

l'ae

re,che

ne

uauno

infin

fopra

il fiume Mogano, quelli, cbe

non l'h:tnno piu uifta mai

penfano

che e ,nano

drago~

ni di fuoco,che uolino :

4

quel tempo

medejz;no

fi

fanno

certe

pignate di creta bufciate per tutto

;

le

fonciuUe

le

copran,e

l'

02-nano

di

frondi

di

rofe roffe; eui pongon

dentro illume,

e

f

attaccdno nelle

cime delle

lor

cdfe

in

uece di lucerna

A

qut:l tempo

i

giouttni

portano

dalle

uiUe

gli arbori delle pigne zntieri, e

tagliati

i

rametti

di

bafTo,

empieno,

e-

ornano quel di

fopra

di JPecchi,

di

uitri,di

g1Jirldnde,e

d'dltre ciancie lucenti;e poi

pia~

tauo in

terra quefto

arbore,

e

lo

lafciano

§tare

~

quel

modo

tutta

l'

Efrate.

L'

Autunno,

quando

fono

gid

m.t•

ture

fuue,non puo

niuno uendemiare fenzd licentid di

quelli

d

chi tocca

la

decima; perche non uendemia uno

boggi,l'altro

dim..rne, ma tutte le

uigne:

cbe

fono

in un

colle,in

uno,o

in duo

di

fono

uendemiate

tutte;

e

fl

r~

intendere

quando

s'ba

da uendemiare in un luoco,

e

qu«ndo in un'altro: le decime

fi

raccolgono neUe ualli

cT1e

[on

[otto

le uig11e,e

clJi

fufTe

negligente,

e

non

uen•

dimiaffe con

gli altri

4 tempo:

e

tenuto

port

are

J

fue

lf>efe

la

decima

nel

palemento

In H

erbipoli, percbe

fl

fono dccorti,mi credo>che nel

dare l decim

fraudano,

~

fl

pone

un

giouane

fopraftante

4

tutte

le uendemie;

e

S

d'ogni