L
I
n
R 0
11.
IJo
11trd cofa;
~
toglie una
uecchia
ruota
toda di
leg
no;
e
'inteffe di
/frame
e
di paglia tutta :
e
l;t portano
i
gio:::
uani in
un
monte
altiflzmo:
e
dopo
molti
giuo
bi
e
fe-:r.
fie)c11e
efli ui
fdnno
per tutto
ii
giorno:
pur
che'l
fred•
do non
gli impedifca; uerfo la [era u'attaccano il
fuo~
co:
e
cofi ardente I" buttano giu
a
farla cadere rotan–
do in una
uctUe,che
glie
f
otto;
e
pare certo
tmd
of t
ftu
pcnda
d
uedere : in tanto, cbe molti
c11e
non
lo
f.tppia~
110,
ff
penfano che
ca{chi
dal
cie!o
il
Sole)
o
fa Luna
ella Pafca poi
fl
fanno certe pizze ben
concie
e fa::.
porofe :
aque!te
poi
da qualche riccbo fono propofte
p
remio,alle uolte una; alle uolte due: unet
d
giouani,lct
altra
alle
giouani)cbe
corrano
in
certo
prato
poco
ina:s
~i
ferd.:
e
qu1ui
fl
fa grande adunanza d'huomim
due:&
dere correre. Nelle confecr tioni
delle
chiefe parroc–
chiali loro,
cl1e
ne fanno
ogni a11no
la fifra,
con
conuiti
eJI'aflt
per tutte le
uille: ne
uengono
i
giouani
d:t gli
al
tri
luogbi,armati
ecol tamburro
inanzi,
ccme s'andaf::.
fi
ro
a
ued r lefe!te de
gli
huomini: e
11011
d
uifitare le
cTnefe d'Iddto; e
JJ?effo troucino
brighe..,
o
eflt
da fe
fats–
tacano:
e
ne tornano molte
uolte
con la
teft:t.
rotta.
In
quei
tre giorni,
che
ft
celebr no
per tutta
1mftiai::.
11itd
I
letanie
maggiori, in
molti
lu.ochi
della
Franco;:.
tJia,conuengono infleme molti crocififli, econfatanze,
rarroccbia, per
pttrocchia;
e
nell cbife,doue giungo
no,cantdno
ogni
coro da
per
fe,le fue
m
lodie;
ui
uan::r.
no
le
fanciuU
,
&
i
giouani
orndti
quanto
piu
puo
e
fd
cidfcuno:
e
tutti con ghirlande uerdi m tefl
t :
con
im
b:tflone di [alee in
mano
.
I
[acerdoti dell
cbie:::.
fe
afcoltano
inte11t4111
nt tutti:
f:7
4
qut
lli,
<.:1.'e
p
r
loro