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DE' COSTVMI DELLR CENTI _

uuto

a

nuocere)ma

4

foftentar folamente il corpo

:

e

di

qua

era poi, cbe non folo nonfttpeuano, che co

fa

fl

fufa

fero tanti morbi,

e

tante diuerfe infirmit4

>

c'babhia=-–

mo noi;

ma non ne fapeano

ne

ancbo

i

nomi. Stauano

dunque fempre fani' euiuendofi

in comune'

non baue:IJ

ua tuno bifogno

de

l'altro:e non effendo niunofuperio-;.

re,ma tutti pari, non u'bauea luogo finuidia cattiuef-;:.

la; el'e{fere tutti egualmente poueri ,fa.ceu cbe fu[Je–

ro

riccbifiimi tutti. Non baueuano

i

giudici, cbe con:s

dannaffero gli errori loro,non e([endo niuna cbe {alltfo

fo:

non u'haueuano leggi, percbe

no

u'erano fallimen ..

ti'

a"

errori per

liquail

n

doue!Jero introdurre:und fo

la legge u'era, di non

fi

re cofd. contrail uolere delld.

natura

,

Laquale nutrifce e mantiene la fatig<t; non

e/Jercita l'auaritia, cfugge il disboneftoripofo.

No

fl

l<tfciauano debzlitare, euenir meno, dandofl in pred"

della lzbidine; enon

gji

mancauct niuna di quelle cofe,

cbe non defid rauctno:perciocbe l cupidiggia

e

un

fie::

ro morbo'

e

fole fare

ifuoifoggetti pouer1fl1mi,ctnchor

c'babbiano molto' mentre che

non

e

fine al cumul<tre;

'n:ti quanto

fl

fa pite

riced,

epiu douitiofa, piu

diuen::

td pouera,

f:7

piu

f,4

bif~gno.

Hor uedafi

quanto

ques

lta

gente

fl

feruia bene della natur

;

che l.t fcald u

t

il Sole,

la

bagnaua l.t rugiadd, s'eflingueu

la fete

iti

un

bel rio, lefodisfi

reua,

ed

ua

I tto

4

baft.t.nza l"

terra piana : non le era rotto il fonno d:t penfieri (olle::a

citi

e

molefti, non

fe

le

ftancaua la

mente

per lo

pen~

fare

fouercbio, ne poteud la fuperbia fignoreggtdre

Ira

g/1

buomini, cb'erano fra fe flmili,

e::r

eguali: non

Ji

penf~u.

effete Signor d'altro)

cbe

dcl

orpo)

1[:

qu.tle