impermeabile all'esperienza e quindi non cerca la relazione logica
fra la causa e l'e:ffetto.
E
il quadro pauroso delle convulsioni, come ho detto, che ha
turbato e spaventato, come in ogni epoca
e
accaduto,
il
neolitico
e l'incaico. E questi non ha dubitato, in conformita della sua men–
talita e del criterio seguito per la medicina, di legare il sintomo
strano all'idea di una forza male:fica penetrata nel cervello. Domi–
nato da tale superstizione e tormentato dall'idea di liberarsi dalla
causa tenebrosa del male, non valutando e non sapendo la gravita
dell'intervento, !'incaico non ha esitato ad aprire
il
cranio del ma–
lato compiendo inconsciamente un atto non illogico e conseguendo
ció che noi possiamo ottenere con lo studio della medicina e con
l'esperienza. La causa del male unica per il primitivo, per noi oggi
irrazionale ed assurda, ha fatto si che egli concentrasse ogni suo
sforzo per raggiungere bene lo scopo .
D'altra parte se non fosse mai esistito l'assillante incitamento
di porsi al riparo di forze tenebrose non sarebbero avvenute molte
ardite conquiste.
Non solo la religione e la medicirna hanno avuto origine dal
misticismo e dall ma ia, ma bensi ogni manife tazione umana.
Dalla magia
chiam~tru
sim atica, sono nati i rilievi delle grotte
neolitiche ; coi e icci appresentanti animali ed oggetti riprodotti
nel legno e nella pietr
i
·nizia la scultura e cosi, piu tardi in Egitto
la scultura ha
il
fine
di
Gons ·:vare l'integrita corporale del defunto
per la resurrezione.
Pel culto dei morti si inalzano le prime costruzioni: i Dol–
mens, i Mounds, le Chullpas, le Piramidi, ecc.
La musica, la danza, la poesia nascono dalle manifestazioni
religiose collettive e dalle arti dell'incantesüno.
I Tabu sono state le prime formule di leggi morali. Il capo di
ogni popolo doveva avere doti soprannaturali. Cosi l'Incas era :figlio
del Sole e i sovrani sono sempre stati consacrati.
Il misticismo e la magia costituiscono
il
folklore piu antico
e sono gli ormoni piu possenti delle varie attivita umane fino dalla
notte dei tempi.
Ed oggi pure nell'esaltazione della fede o di una idea, inco–
scientemente siamo orientati verso
il
soprannaturale. Accettiamo
ció che per ragione di logica pare inverosimile.
Per la fede non discutiamo il miracolo, che anzi esaltiamo.
E per l'idea abbiamo bisogno del simbolo e della guida ritenuta
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