tasse di un'osteite deformante sul tipo della «malattia del Paget».
In seguito si pensó al « morbo di Reecklinghausen », ossia ad
un'osteite fibrosa cistica da iperfunzione della parotide.
Di recente
il
Rietti, nel suo
Contributo allo studio della
osteoporosi circoscritta del cranio,
conclude che « l'eziologia e
Fig. 74 - T st a allungata (Coll. Bazzocchi).
la patogenesi della lesione ossea descritta, rimane inspiegata
».
Con la co tante compressione di un oggetto solido sul naso
gli antichi peruviani distinguevano :
Gli Jscay zinga (la tribu dai due nasi).
I Quilla zinga (la tribu della luna narice).
Le pratiche della deformazione vennero dagli Spagnuoli proi–
bite sino dal 1545. Le deformazioni, come
il
tatuaggio, le pitture
del corpo, costituivano i mezzi, spesso nocivi e dolorosi, adottati
allo scopo di ottenere una distinzione di casta e di tribu. Il senso
estetico, dai neolitici sino ad oggi, benche spesso crudele, ha avuto
sempre dei servi devoti.
* * *
Gli incaici praticarono post mortem la riduzione della testa
dei nemici per servirsene come trofeo. Queste teste-ornamento
erano dette
<<
tsantas » (teste ridotte: fig. 75). L'uso veniva dalla
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