Fig. 60 - Idoli.
Adoravano anche la terra (
ris)
e l'Oceano (Ni). Animali sacri
erano il serpente, Yari pesci, la salamandra, la civetta, ed in seguito
il
jaguar. Nelle g¡r I
;J.difes t e religiose offriYano i prodotti della terra
e dicesi facesser
alnche sac.rifici umani alla divinita.
11 centro Nasca ebbe per prima divinita Kon. In seguito ado–
rarono
il
dio-pesce Pachacamac (fecondatore della terra, da
pacha
terra, e
oamao
cr ea-tore). 11 simulacro di questa divinita era un
mostro ibrido, uccello e pesce insieme, vermiforme, antropomorfo,
soggetto ornamentale frequente delle ceramiche Protonasca. Si
conserva ancor oggi la tradizione di interminabili pellegrinaggi
al tempio di Pachacamac, e delle favolose ricchezze rinchiuse nel
tempio, accumulate per le continue offerte date dai fedeli di ogni
terra al miracoloso simulacro .
La regione Andina ha avuto come divinita suprema Wira–
kocha (creatore dell'Universo) personifi.cato nell'animale piu feroce
della foresta,
il
jaguar che, quando
e
rappresentato antropomor–
ficamente, conserva, per denotare le sue qualita di anímale feroce,
l'espressione crudele del viso, la lingua ed
i
denti sporgenti. Nella
Portada del Sol e nel Monolito di Chavín, abbiamo visto la rappre–
sentazione di questo dio .
Gli Incas venerarono Inti, ossia il sole, con
il
totem del puma
e del condor. Questo dio era la suprema divinita che li proteggeva
dal freddo e che portava la vita sulla terra. Il famoso Coricancha ne
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