CATHOLICA QUERIMONIA
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e dovrem, noi
cib
non ostante credere
l'in–
contmstabile
Conciniano
(atto,
che il
P. Py–
tei s'abbia
l'edi?:ione di Afadnd affp¡·ata
in
molle cose:
onde sia stato
obbligato t'l Vesco·
vo ad abbrucia1·e tutti gH esemplarz'?
<<Né
gia fu solo il Religioso Fiamingn,
cui Monsignore di Malaga la
Querimo11ia
Cattolica
mandasse in dono. Egli pur la
mandb al Sig. D. Vincenzo Sabater Sena–
tare degnissimo nel Sacro Real Consiglio
di Catalogna, il quale subito ristampare la
fece in Barcellona : ed all'esimio Autore la
nuova edizione intitolando, cosi nella Dedi–
catoria egli scrive:
Misisti librum, hoc rst
l'eritatis triumphum
dí;
de maledicentz'a im–
pxorum victoriam si11gulqrem, nempe deft¡¡–
sam mihi carissimam Societatem . yesu....
libellum hmzc
typú
datttm sine Patrono mi–
sisti: ego typis dato Patromem accivi, sed
non alúmz 1zisi Te ....
Or che l'esemplare
mandato da! Vescovo al Sabater in regalo,
su cui questa terza edizione si fece, fos:e
non della prima edizione di Malaga, ma
della seconda di Madrid, eg!i.c fuor d'ogni
dubbio, non solamente perche , come con–
viene il P. Concina, l'edizione di Malaga
riusci scorrettissima, e tutti ne furono gli
esemplari soppressi ; ma molto piu perche
come il P. Concina stesso ci narra , dopo
l'edizione di Malaga , la
Quen 'monia Cat–
tolica
fu- da1l'Autore mandata a ristampare
a Madrid
corretfa ed accresciuta:
e corretta
appunto ed accresciuta
é
quella, che il Si–
gnar Sabater ci presenta calle stampe di
Barcellona, come chiaramente apparisce da!
titolo ch'ella porta in fronte :
Catholica
Queninonia.... ab Autho1·e ¡·ecognita,
dí;
aH·
quatenus aucta, accuratiusque compta ite–
rum in palcest7·am prodt!.... Te1·tio B ar
á-
'
1zom:e typis data ....
Questo ti tolo, come po–
tetedal confronto vedere quello
é
per punto,
cui il medesimo P. Concina dice essersi da!
Vescovo apposto a!l'edizione di Madrid: ed
io di pi
u
v'aggiungo, che non pur nel tito–
lo, ma in tutto il rimanente, toltane la de–
dicatoria, e le censure de' Revisori, le due
stampe di Madrid, e di Barcellona perfetta–
mente convengono.... Che se a me no! cre–
dete, prendetene Voi stesso la pruova: e
poiche dite un solo esemplare dell'edizione
di Madrid essere dell'universale incendio
campato, sottrattovi per somma grazia
qal
P. Maestro Salvatore Ascamo Domenicano
il quale se! portb in Italia, ene fe'dono
ad
alh·o Padre Domem'cmw/
vedete se vi vien
fatto di retrovarlo, e coll'esemplare di Bar–
cellona , che mi profero a mandarvi, con–
frontandolo, accertar vi potrete della pienis–
sima conformita ch 'io dico tra !'uno, e l'al–
tro: e rimanere convinto, che la copia, su cui
si
é
fatta l'edizione di Barcellona, non poté
esser altro che dell'edizione di Madrid del
1686. Tanto dunque e lungi, che questa edi–
zione per le alterazioni fattevi a Monsig.
dispiacesse, che anzi ne fu sl contento, che
le copie ne mandb egli stesso in dono a'
suoi amici: ed ebbe caro, che queste sotto
gli auspicj suoi venissero colle ristampe
moltiplicando.
«lo non credo M.
R.
P. che Voi siate per
fare le maraviglie di
cib,
che ho detto
d'avere coll'edizione di Madrid messa quel–
la di Barcellona in confronto. Di questo ben
potrebbe ogni altro, che bevendo grosso,
sulla fede del P. Concina creduto s'avesse
l't1zcont7·astabt'lefalto
rimanere sorpresa non
vedendo come debba
il
mio confronto po–
ter esse vero: salvo che non avessi per gran
miracolo fatti rinascere dalle Ior ceneri gli
esemplari di Madrid abbruciati da! Vescovo
tutti quanti. Ma tale sorpresa non
pub
in
Voi avvenire, poiché sapete benissimo, sic–
come quello che veduto I'avete nelle lettere
del P. Gagna, che degli esemplari della
stampa di Madrid anche al di d'oggi ven'
ha pur a:ssai: ed
e
q uesto l'ultimo argomen–
to,
il
quale, dove ogni altro mancasse, di
per se basterebbe a convincere, senza la–
sciar luogo a replica, di falsita manifesta
il
Conciniano racconto....
<~Due
esemplari di questa edizione affer–
ma nelle sue lettere
il
P. Gagna d'aver
presso di se, proferendosi a mandarne uno
da esporsi pubblicamente in qua! piu si vo–
glia Citta d'Italia Roma, Napoli, Venezia,
Bologna, Milano ec. ed io crederei di poter
bisognando, senza molta ricerca trovarne
una buona decina. Cert'e che gia due ne ho,
e quelli non sono del P. Gagna, da me non
cercati, ma venutimi per caso in mano.
Uno di questi tengo a canto vostro con ani–
mo d'inviarvelo, quando a grado ve! abbia-