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CATHOLICA QUERIMONIA
esemplar·iper cagx'o11e della delta alterazz'o–
ne falta coutra sua volouta.
Per tal maniera
oltre la giustificazione dell'Illustre Prelato,
e
pur riuscito al P :·Concina di trarre dal
suo racconto un doppio frutto, cioe quello
di dare al
P Pytei Gesuita
la taccia di fal–
satore; e l'altro, che forse piu gli premeva,
di rendere sospette l'esimie lodi, che della
Compagnia nella
Cattolica Querimorzia
si
leggono: facendo tacitamente luogo a du–
bitare, se quelle date siano da Monsignore,
e non piu tosto dal
P.
Pytei
intrusevi con
mala fede. Ed acciocche della
v~rita
del
racconto non rimanesse pur ombra di dub·
bio, cosl colla solita sua franchezza con–
chiude.
Questo
r
tm (atto incoutrastabile
uatTatomi da utz illustre personaggz'o an–
cora vivmte, amt'cissimo di Monúg. di Ma–
laga, e cite di consenso del medésimo incen–
dio tulle le copie del libro altera/o.
<<Ür questo
falto incoub·astabile
prende il
P. Gagna a contrastare: ed eccovi in ris–
tretto per quali argomenti convincentissimi
la falsita ne dimostri. Primieramente nella
Congregazion Generale XIII. da'Gesuiti te–
nuta nel
I
687. fu stabilito, che la Congre–
gazione, l'esempio seguendo di molle Prc–
vincie, che gia fatto l'avevano, rendesse per
lettere a nome di tutta la Religione amplis–
sime grazie a Monsig. di Malaga percio
ch'eglí con singolar degnazione aveva nella
Querimouia Cattolica
colla sua congiunta
ancor la difesa della Compagnia.... Egli e
per questo Decreto manifestissimo, che gia
da qualche tempo prima della Congrega–
zione erasi la
Querimonia Cattolica
da
Monsig. divulgata. Divulgata certo non
era la prima edizione di Malaga, poiche di
questa, come lo stesso P. Concina afferma,
i1
Vescovo per le molte scorrezioni, che
v'erano,
soppresse tutti gli esemplari.
Con–
vien dunque, che di vulgata fosse la seconda
di Madrid del 1686.: dacche queste due sole
erano a quell'ora fatte: ed io vi provoco a
dirne altra, la quale abbia potuto al men–
tovato Decreto dar luogo. Come dunque
pub egli stare
l'iuc01ztrasteebt'le jallo,
che
l'edizione di Madrid fosse
alterata in moltc
cose:
e che
il
Vescovo ne facesse
abbnecia1·e
tuttt' gli esemplan· a cagione dell' alterazt'o–
tze (atta contra sua volouta?
«Altro argomento nulla men forte a di–
mostrare la falsita del Conciniano racconto
recad il P. Gagna in due
l~ttere,
ch'egli
produce dello stesso Monsignor ldelfonso.
Nella prima scrive il Vescovo ad un Reli-_
gioso Fiamingo trasmettendogli copia della
Querimonia Cattolica,
e dopo fatte sue pro–
teste di non esser eglí per verun medo
l'autore del
Teatro Gcsuitico
conchiucie cosl:
Quod ut Hwreticorum mah'gnz'tate bxcauti
deajn' uo1z possint/ coram Romano Pontt'fice
Domino Nostro toto Clwistirmo Orbx' pate–
feci
t'lz
Cathoh'ca Quen'monia, quam ad
R.
P
V.
transmüto. 111alacw die
8.
Octo–
bns
r686. Qui pur, come dianzi
e
chiaro,
che stali essendo soppressi tutti gli esem–
plari della stampa di Malaga; la copia del
Vescovo mandata in Fiandra esser non puo
altrimenti, che della stampa di Madrid fat–
ta nell'an no stesso
I
686., in cui fu scritta la
lettera. L'altra lettera poi •in data de'28,
Gennajo 1687. scritta in risposta al Provin–
cial de' Gesuiti nelle Fiandre incomincia
cosi.
Recepx· litteras R. P. V. magno cum
grmdx'o: dum complace!
tiz
lectt'oue Quen·–
mom'ce CathoNca:
MATRITJ
typis editw dk
Qui gia vedete, Padre mio riveritissimo, un
esemplare della stampa di Madrid chiaro, e
lampante, il quale campato da! preteso uni–
versale incendio, e in mano venuto del Pro–
vinciale Fiamingo da lui con piacere fu
letto. Ma forse che dispiace al Vescovo, e
glie n'incresce che
~imasto
pur si a un
esem–
plare contra sua volanta alterato,
e leggasi
in paese straniero? anzi sapendolo, non che
goderne assai, conforta egli
m~desimo
il
Provinciale a procurarne in quelle remote
contrade una ristampa....
Optt1m' consüú'
(cosi prosiegue la lettera)
videtur, tt!Üerrtm
in B clgx'o r·ecudalttt'. libelites,
rf>
plun'lms
exemplan'bus sparst's lzis prw¿ijme bz pm·ti–
btts Ft·anáw vxá11ion'bus, ttbi falsitatt's ve–
tzetmtlt exot·dx'rmz sumpsd,
de
ab aliqm'bus
eft'am vz't·t's Religt'oszs haustum est, latius
veritas pt·opagelur.
Or, Padre mio riveri–
tissimo, ditemi in buona fe che vi paja?
Monsig.
ldelfonso manda egli stesso in
Fiandra la
Qttet·imonia Cattolica
della stam–
pa di Madrid: rallegrasi ed ha per molto
bene, ch'ella si legga, e per piu ampia difesa
della verita una nuova edizion ne consiglia,