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456

'DeUa guerradi Flandra

'

.

mi noflre,

e

qu~Ue

deUa natura in farne

borri/Ji/1

.!'/rage

per ogni

lato;

e

trasferirft con aperta giufli–

tia

in

lor

quel

cafligo,

ch,efsi con

manifefla

l'io/en'(.a

·

haueuano preparato a

quegli

innocenti.

Patira

[enza

dubbio

da

que fía

rifolutione

qua/che danno il paefo

inondato. Machi non deue

fojfrir

~olentieri

quefl4'

fo~·te

d!tincomodo, per far godere "'Pn

benefttio cosl

grande

al/ti patria?

Chi

non

deue

inhorridirfi

tutto

Altincontro

nel

penfar

fo/amente

,

che dopo ejferft

perduto

Harlem,

perdendofi

hora

Leyden

·,

ogni al·

tra,parte deUa

Prouincia

rimarra in breue neltin..

tic.ro

,-e cruáele arbitrio de gli

Spagnuoli?

~an~e

r.volte

bifogna

efer.e

impio

,

per ejfer

pio?

~ante

't'olte fuol

redderfi

"Pn memhr.o, per dar

{alute

al

rimanente di

tutto

il

corpo? Ma

non fara

toJI graue

al fon 'luefio .danno, che ben preflo il tempo non

fia

con molta t>fura per

rifarcirlo

F

ra

le

Attioni

del.

mondo a/cune rie[con

si

memorahili ,che

fanno¡re–

Har muta

tinuidía,

e

crefier

nuoue

lingue

aUJfa_;.

ma. Tale fent..a duhhio

diuerra

quena

,

e garegge- ,

ranno

per tutto

gli

applauft

nel cele6rarla.

lo

ches~

t1rditamente ne

do il

configlio, ne

fo

infte111e

con

la

medeftma

11,rditet..~"

taugurio;

e

ipero,

che

l'~no,

e

l~altro

con ·felicilfime pruoue

fara

comprobato ancor

'tlall•euen~o

All'vdire vna tal

prop~fta

rimafero

i

Deputatl grandemente fofpeú

&a

le

conlidera–

cioni del

riceuerla,

o

dd

.ribµttarla •

Ma non

po.

·

·-

che

~