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'DeUa guerradi Flandra
'
.
mi noflre,
e
qu~Ue
deUa natura in farne
borri/Ji/1
.!'/rage
per ogni
lato;
e
trasferirft con aperta giufli–
tia
in
lor
quel
cafligo,
ch,efsi con
manifefla
l'io/en'(.a
·
haueuano preparato a
quegli
innocenti.
Patira
[enza
dubbio
da
que fía
rifolutione
qua/che danno il paefo
inondato. Machi non deue
fojfrir
~olentieri
quefl4'
fo~·te
d!tincomodo, per far godere "'Pn
benefttio cosl
grande
al/ti patria?
Chi
non
deue
inhorridirfi
tutto
Altincontro
nel
penfar
fo/amente
,
che dopo ejferft
perduto
Harlem,
perdendofi
hora
Leyden
·,
ogni al·
tra,parte deUa
Prouincia
rimarra in breue neltin..
tic.ro,-e cruáele arbitrio de gli
Spagnuoli?
~an~e
r.volte
bifogna
efer.e
impio
,
per ejfer
pio?
~ante
't'olte fuol
redderfi
"Pn memhr.o, per dar
{alute
al
rimanente di
tutto
il
corpo? Ma
non fara
toJI graue
al fon 'luefio .danno, che ben preflo il tempo non
fia
con molta t>fura per
rifarcirlo
•
F
ra
le
Attioni
del.
mondo a/cune rie[con
si
memorahili ,che
fanno¡re–
Har muta
tinuidía,
e
crefier
nuoue
lingue
aUJfa_;.
ma. Tale fent..a duhhio
diuerra
quena
,
e garegge- ,
ranno
per tutto
gli
applauft
nel cele6rarla.
lo
ches~
t1rditamente ne
do il
configlio, ne
fo
infte111e
con
la
medeftma
11,rditet..~"
taugurio;
e
ipero,
che
l'~no,
e
l~altro
con ·felicilfime pruoue
fara
comprobato ancor
'tlall•euen~o
•
All'vdire vna tal
prop~fta
rimafero
i
Deputatl grandemente fofpeú
&a
le
conlidera–
cioni del
riceuerla,
o
dd
.ribµttarla •
Ma non
po.
·
·-
che
~