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li~ro

Settimo.

terra.

~efl:a

Citta'

ch,

e

la

prin1a,

1econdo

che

Solleua~r·

d .

{'

J

d.

11"

F

1

.

di queliél.J

pur

1cemmo, non

o o

1que

-110

a,ma 1tutta

Prouincia..

la

Prouinda,reftaua alla

deuotione del

Re,

infie-

ª

1

fi

1

~iran<?

,

.

.

.

.

a acqu1·

111e co

1

p1cc1ol

Caflello

d1

Ramach1110_,

e

con

b

~~dí rut~a

T

d .R

1

h.

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b'

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d 1

i1ro1a

d1

erra

1

an1ua,

uog

1

po

1

an1

1

ue

a me-

Valacri a.

deG1no lato . Per la ·conferuatione di

Midelbur- .

go

era in particolare

di

gran

inon1ento

quella di

Ra1nachino . Dunque

i

folleuati non perdendo

l'occafione

di

vedere le

forze

Regie

si

occupate

intorno all' imprefa d'Harle1n,s'applicarono con

ogni diligenza,

per impadronirfi affatto dell'ifo-f

la di

V

alacria. Iinportaua molro

per

foccorr~I:'

quei

luoghi

l'eífer Goes

in mano

de'Regij,

fe-t

cando

che

fu

rapprefenrato

di

fopra, e

n1aíiiniQ>

·per

godere

piu

facile il paífaggio

in

quel brac-

cio , ch'iui

fporge la

Schelda.

Ma

in

ogni

1110- Potéza

Jo..

d b ·

r

·

·

l

e

· ·

d.

r.

·ro nel ma•

o nog1iaua

poi 1auer

rorze

inantune

a

iupe-

r'-'.

rar le nemiche , le quali fcorrendo tutti quei

Íeni

con gran

liberta,

gli Ggnoreggiauano infie111u

con gran

vanraggio. /\

queH:o n1odo·teneuano

Tengono

Midelburgo

1arg~n1ente

affediato,

~ene

he

non

~~dÍ~~~~appari{Íe che l'aífediaíTero . N ella

Citta

non

en-

m:eme

alfe-

,

r.

. ,

1

.

íi

r

.

d1ato ,

trauano

qua11 pni.

vettou.ag

1e;

e

1cono1ceua_,,

che

fe

ilon

{i

f

o.ffe proueduto

alle

fue necefsíra

quanto pritna, farebbe eaduta fenza rimedio in

inano de' folleuati.

Era

Gouernatore

della

Pro–

uincia ,. e -Gollonello

alicora

d'vn

Reggin1ento

Val-

J