li~ro Primo·~
1er
necefsita
richiedeuan la
faa
prefen'{.a. Sperar
fer-.Q
rilamente
il
Re
,che
molto
preftopotrehbe
,o
t01war'
egli
.f!eJfo in Fldndra)
o
mandarui
d ftgliuolo.
Ricona-
fcere
quelle
Prouincie per
fuo
principal
patrimonio;
e da loro
que
U,afcendente, che poi
haueua
portato
il fuo
fangue
alla fuccefaione di tanti Regni; e
per;,
cio
'YJoler gareggiar
co,l
padre
in
amarle,
e procurar
di
'Vincerio in
f
a-uo-rirle.
Ad
ogni
altro comoáo , .che
potejfe
lor procurare
,
douer,eJfere preferito
fent._4
dubbio
que!
deUa
quiete;
daOa qua/e nafceua il
com~
mercio, dal commerúo
il
trajfico,
e da! t.raf!ico
ro.e
pulenz._a
,
che
godenano
at:thor-a
i
popoli
de·Ua
.Fian–
dra.
Ne/la
quiet~
goder
parimente
il
foo
minífle·
río
piu
j'ruttuofo la
Chiefa,
e le
fue
prerogatiue
maggiori
la N ob.ilt
a
.
Dunque
a
tutti g
li
Ordini
dd
paeft
crmuenir~
egua/mente queff'otio,
t:t)
il
Re
ejfere interejfato in
cio
piu
d:>ogn'altro)
per
cagion
dlpericoli
~
nl
quali
eadeua ordinariamente /'.auto,.
r·ita
dlPrencipi con
le
turbulenr.s
de popoli.
Cono--
ftere
iL
Re
,
ch'a
queflo fuo
s& prudente
~.e
pietofa
oggetto
muna
-cofa
poteua
ejfere
piucontraria
~che
t'Herefta
3
moflro
d:Jimpieta,
e
di
feditíone
~e
e/lar..
m-ati
i
pop-0/i
c-0ntro Dio
,
gli armaua
al
medejimo
tempo
contra
i lor
Pr.enc.ipi;
del
che "'Pederft pur
trop–
po
horrendi
,
e spauenteuoli
e[cmpij
ne/le
regio.nirv.ici-
ne
.
Che pereza
il
Re
con oflitio
di
padre.
,.non men
che di
Pre.ncipe,
efort~u.a
le
Prouincie.a
co-nferuar.e
D
Ja