Lihro
~ario.
.
18'7
gou.erno ·JeUe
ptrfone,
e
piu
in
quello
deU e
coflien·t1?
F,ermat()
hen
queflo
punto;,
che ftano
.comuni
frl
noi
i
pericoli, riman .chiaro
non
mem
t
altro., che
¡;
áebba
riputar
comune
infteme
la caufa
.
~indi
il
reílo
~ien
da
fo
tn
eonfeguen~a
.
Corre t'Vn'l'ici–
no
.11d
eflJnguere il
juoco a.arfo
in
c1ifa
deU,altro.
Ne
minaccia
di
rompere
~n"
fiume,
ch,e
non .ft corra
fimilmente a
gli
argini
d'ogni
intorno •
.Altifieffe
modo
Ji
deue tener per fermo
_,che
tutti
Voi
hora
jiate per
aiutar
prontamente
i
Fiamminghi;
po-iche
deltincendio
loro
Voi
farefie
i
primi dopo a {entir.
le fiamme; e di
tante
rnijjrie, che
la
ft
patiftono,
i
prirni·a
r~ceuer
qua
p()fcia
J'
inondatione.
Ma
non
ji
ere.dapero~
che
i
'Voflri
foccorft
dehbano
afjettarfi
languidamente .dalla
lor parte.
A//(I,
mojfa deLle
tJoflre tirmi
.Ji
moueranno
fubito
pari–
mente le
loro;
eque/la 'Virtu.)
ch~úz
efsi,
per
Jt
in–
ttfjettata,
e
.ri
fiera
~iolenza,
e
piu
toflo in.flupidi:–
ta
,
che
bffr~jfa ~
tornera
piu
'V~gorofamente
,
che
mai
a
riforgere
.
E·che
non
.fU~
la
difjeratione
ar–
mata?
che
non
ardifce?
Da
quefle
parti
Pin:grejfo
riufcira
[empre facile in
Fr~fa,
emlle
altre
Pro-
uincie di
Fia.ndra)
che .fon-0 .di
.qua
.dal Rheno.
Paf:
~
ferafsi con
t
ifl~[s.4
facilit.a
_[empre
que.l
fiume;
tutte le
Citta
.piu
princi¡ali
.apriranno
le
porte~
tofjira meco la
Nobiita;
e .d'lJn
fenfomedeftmoi
tutto
i/
reflottiandio
del
paefe. Ma
poco
di,fsi
in
A
a
2t
hauer
./