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Lihro T

er~p

.

~

1

3

7

T erricciuola fua propria, non molto difiantU

d'Amfierdam,

e

Í1

die

de a

fortificarla,

&

a

ri–

durui foldati. Corfero fubito

aquella

volta

per

ordine della

Ducheífa

i

Conti

d,

Are1nberghe

~

e

di Mega,

i

quali haueuano

in

gouerno le

Pro–

uincie

piu

vicine a que! luogo, e vi

fu

inandato

ancora

il

N

orcherme; e fenza alcuna difficolta

ne

fcacciarono

il

Brederode .

Cos1 egli di

Capo

E:

P'?i

fon;

r

.

.

0

r1

di

rutto

refiato

iolo, e

d1 rumultuante d1uenuto

efule,

iu

ilpaefe.

cofiretto

afuggirfi

nelle parti propinque

della_,

Gern1ania; e fermanoGinEmbdem, Cird:·ma-

ritima , poco dopo in quel

medeíi1no

luogo

la-

fcio

poi anche

infelicen1ente la vira.

Da

si

buo-

Et

ar

fine

{

r..

r

l R

'

¡·

'

muore

in.·

ni

ucce1si

pre10

animo a

eggente, s

app

ico

felicemea·

fubiro con turro

il

penfiero

ariordinar

le cofe_,

te.

d'Anuerfa; Cirta per

fito, per traffico,

per

nu-

Crdce a

d 'h b.

.

..

1

d ,

¡:

Madama_,

mero

a

itann

propnJ,

e per

concono

e

io-

t~m_o

piu

fr . ·

¡:

·

·

1

d

, l

l

animo,

e

re

1en,

tanto iupenore

1n

que tempo a ogn a -

fi

nfoiue_.

era

di Fiandra, che troppo

iinportaua

a tutto il

pa r ricold~~-

menre

t

reíl:o

del paefe

il

íi.10

efrmpio.

A

quefio

effet-

riordi~ar

fi

'

1

r

· '

·

. ' .

{.

l

r

le cole._,,

to

1no

ro a 1oau1ta) e m1nacc10

111 ie1ne

a ior-

d'A1

\Jerfa.

za. L'Oranges, e

l'Hoíl:rat

non

mancarono

d'af–

faticarG per

comporre

le

cofo

111

quella Citta

nel-

la miglior forma, che

G.

poteífe;

be~che

il

col-

locarui preftdio,

ch'

era

il principal fine della_,

Reggente,

non~

s'accordaífe con

gl'interefsi

lor

proprij

~

Eranui

fucceduti varij

tumulri

dopo

S

quel