D ' COSTV
I D LL2 GE TI
di
mortt
era
come
quel de gli Egittij, cbift
giaced con
la fua moglie la notte,
11011
operaua
ne
f
uno, ne
f
ltro
cofa del mondo 'fillo
a
tanto cbe
efit
fuffero molto bene
lauati,e mondi.
C
oftumarono
gid
tutte le donne
di Ba:::
bilonia di giacerfi carnd}mcnte
per
alcun caufe .con
·l'hojpite loro. Ellene
ueniudno
molte infleme hene ac:s
compagnate,
o-
ingirlandate
aritroudre
coftui,
ilqual
e
pofto nel grembo
dt
colei con
chi
deflde>·
.!U:t
gidcer~
fl,quello ttrgento, cl1e
Li pareuct, l'appartttua
daU'altre,
efe Ii coricaua
d
l to, equello argento era confecrato
..J
Venere.Furon
da qu
fie
genti
di
une
fomiglie,che
no
uiffero d'altro, che dip
fci,
gli fecc uano prima
ttl
So::
le,
epoi pefiatiliaffei
b
ne,gli riponeuano,e
quad'
era
tl
b1fog110,gli amma[Jauano
con acqua,
e
fattine pani, gli
cuoceuano apunto come
fl
fa del pane. Furono tre
i
ma
giftr
ti
pr
fTo
gli
Afiirij,
tuno
di
quelli,
cb'effendo
fta-=
tl
foldati, per giufte caufe erano efenti daUa
militia,
l'altro de
nobili,e
di uec
hi;
~nza
quello del
Re,cl/era
app&ert
to.
Bi
fl~rono
anco
i
Magi,
iqud!i
era
no
anclJo
cbiamati Caldei, equefti erano come
i
f:tcerdoti in
Es:
gitto,
cfrca
il
culto diuino.
Tutta
laloro uica
era
nel=
ld
phzlofopbia,
e
neU:t
afirologia,
~
bora con augurij,
hora con facri carmi procurauano di I uare uict,c diuer
tere
i
mali da
gli
lmomini,e di r carli le
projperitd.At::
tendeuano alla int rpretatione de gli augurij, ede
gli
i11fogni,e di prodigi;. Enon
b1fogn.iua,
ch'and.tfTero ad
impara,·e
quefte
cofo da
ntdeftri
in contrdde
lont.;tne;
percbe inc
rfa
propri l'b'1u
Uctno
da
i
p:tdri, com
co~
fe
heredztarie, eper
qudht
cagion
dzucnt
tuano
n
Uct
loro arte ual
nt
l
huomini,
enon er no I
loro
fci_n
ie
dubo1c,