L
I B R 0
I
I•
I
17
fer indegna cofa
contrauenire
a
qu
/lo,
cbe
Jae
ffero
quefii, che gratiofomente
sbaueuan
tolto
/u
le
JPaUe
9uefio pefo :ma boggi
dl qu4l.
da ogni
fententia
s'ap~
pella:
ilcbe
fi
potna
perauenturafoffrire, quando
a
i
G1Udici
aiqu
li
s'appella, feruaffero nel fententiare
lo
ro
ii
coftume, e
la
maniera de glialtri giudici, 'hanno
giudicato
rima,ma
e
ft
fententia
per
lo
p1u cotra
guel–
lo
che
banno
i
prtmi giudict fatto, anchor
cbe
non
UL
fl
ueda
iniquitd
alcuna,
folamcnt percbe
fi
troumo
effer
date
contra
le leggi fcntte; ncllaqual cofa e uengono
ad
e(for
taffati
d'ignorantia
i
primi
Giudici
fenza
/or
colpa: ene uiene ad effere aggrauata la parte, cha
piu
giuft
caufa,
e
c'ba
prima
bauutct la
fententia
in fauor::.
re:ilcbe
quanta fla bene,o non
hen
,
babbtfelo
agzudi–
c re altri.
I
clttadmi
uiuono honeftiflima,
({J"
amiche:t:
uolmente
tra
fe,conuengono
JPeflo
infleme
in luochi
pu
blicbi e
priuati,
efanno delle facende, e fanno
il{lcme
conuiti, egiuecano e
ragionano;
rade uolte inganmt
l'un
l'
altro,
rade uolte contendono infieme. .Ad ogni
tempo,
e::r
zn ogni luoco, qudndo s'mcontrdno
tdnto
le
donne,
come glz
huomini
fl
fanno
bonore
,fl
falutano:
ne'giorni di I uoro uefien
quctfl
tutti
l
ermani man:$.
giano femplzcemente,e
moderatdmente;
md
ne'
di
di
fi::
fta uiuono
piu aUa
JPlendida. O,Eei chefaticano, man"
giano
quctttro
uolte il giorno :ma
quei
cl~e
ft
Stanno"
piacere,
non mangiano piu cbe due uolte.
IL
ueftire
de
gli
huomini communemente
e
di land)
quello delle
don:$.
nee
di lino, ma
co
fl
fono diuer/l
i
colori tanto de
i
uefti
menti de
git
buomini, come di quelli d Ile donne, cbe di
rado
/i
uede
l'un u
ftimento effir come l'altro •
.Affai
ufi no