LI BR. 0
I It.
10$
ilquale
s'accade,ch'
egl1
tosro
muora,
dicono,
cbee
ua
4
buon uiaggio, ec'h.t hauuto il
JUO
Iddio propitio
·
111~
s'accadeffe,cb'egli
reftujfe
uiuo,
ii
pongono
mgmdicio
(comes' gli
per
quefto
/la un
cattiuo
buomo)
eui
1ran~
dano
uu>altro,
alqu
le
ddn110
medefimamcnte
inctnzi
che
uada,le inffruttioni,
egli
ordini di
quello, ch'
egli
babbia
4
fare.
Q.Jjefri medefimi
Traci,
mentre che
tuo!:
na,e
fulgura neUe maggiori
tempefl:e,
tirano
fu uerfo
il
cielo molte faettt:, minacci
ndo
d
Iddio,
p
nfando/l
cbe non /la altro Iddio,che
il
loro; in
q1
1
e/ o
i
.:ti
f
0110
diuerfi
da gli altri
Tr.tci.
Mai Tr.:J.uft
in
tutte
l'altre
cofe
feruano
i
coftumi
della Tracia,eccetto,
che
nel
na~
fcere, en l morire di
fuoi;
percio be
toffo
cl
e
11afce
lo
buomo,afiL(l
intorno
i
parenti,
ne fanno tutto
pi.
rngen–
do,
e
raccontando
tutte
le
cdlamttd,
el
dlfgratie,
che
efti fono per b.tuere d
pat
ire
neU.-i
uita: nM
11<
U.t
1. orte
poi
il
pongon
fotten·a
con la
1
·aogior
fafh,
f3"
a
'·
ce~
re del mondo,
referendo medefin
unente
da qu
1ite
in;;;.
felicitJ,e
da quanti
m~lifi
ritroui
bora
libero colui; et
in
cbe
felice
frctto
..
Ma
gli
habitatori
di
qucl
pctefe,che
e
fopra
i
Crefl-oni,
ferueno
que{te
ufanze.
Efii primie:s
ramete
fl
tolgono
molte mogli,
lequ
Ii nella
mort del
mdrito
ne
uengono
in gran contentioni, qual di
loro
/id
piu
ftdta amata
d~t
lui,
perche
fe
ne fa
gran conto,
e
co~
lei,
cbe
uien ctd
effere
giudicatct la
piu
diletta, all
grd
di tanto bonore, eda gli buomini dalle
donne
addobat~
ornatifiimamente;
u
e d.tlfuo piu
ftr
tto
e
piu
cogiun
to' preffo
z~
[epoltura
d l
marito
fatta
morire' econ
lui
fi
pone poi nel
f
polcro:tra tan
tot
altre
mogli
pian
go1
o,
e
fl
lamentano
•
m .•
ramente
,
r
't
utando quefta
I
ro