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11 Broca ricorda, nella collezione di Morel a Ohalons sur Marne,

e<

une torque Gauloise

»

alla quale e sospesa una rotella ossea cra–

nica piatta, rotonda, levigata nelle due facce, simile ai nostri

gettoni, perforata da un buco centrale.

11 De Bayé, nella sepoltura gallica di Wargemoulin (Marne),

rinvenne un collare con appesa una rotella cranica.

Altri autori parlano di amuleti, di frammenti di crani che

presso i primitivi erano portati contro l'epilessia.

E

permesso di credere, dice Broca, che tale usanza dei Galli

fosse la continuazione della antica usanza neolítica.

Nel ricostruire !'atto operatorio presso i neolitici, e bene se–

guire la classifica del Broca :

Trapanazioni postume e chirurgiche.

Per le prime, non dovendosi salvare la massa cerebrale, non

aveva importanza la questione del metodo: forse quello di Mortillet

(quadrangolare a taglio oda mo' di sega) sara tato il piu seguito.

Lucas Ohampionniere penso che i primitivi chirurghi usas–

sero un sistema di fori

in

circolo fatti con istrurnento di sílice a

punta, limitante

il

pezzo da asportare. 11 Guiard osserva che

non Yi e p,ero rü;contro presso i neolitici di tale procedimento.

Per la trapanazione chirurgica

il

metodo comune e certo

il

rascbiamento . 11 J?toca, basandosi . ullo

tudio di vari crani tra–

panati, afferma che presso i neolitici la forma prevalente delle

trapanazioni non el'a la rotonda, ma l'ovoidale a contorni regolari

ed obli ui ver o 1 apertura, in regioni variabili con preferenza sul

parietale, spesso sopra le sutUI·e, e non nella parte frontale non

coperta da capelli. Egli ritiene che l'istrumento usato non

fu

un

trapano ma un coltello di ossidania per raschiamento. Egli scrive :

«

Noi possiamo concludere con certezza che le trapanazioni neo–

litiche non poterono essere fatte ne col processo di rotazione

(trapanazione vera), ne col proces o di sezione. Oi rimane solo

quello del raschiamento

>> •

.Anche oggi la dove la trapanazione e un atto operatorio

frequente, l'istrumento di pietra e di preferenza

in

uso, ma ven–

gono usate anche os a, conchiglie e vetri, e, presso i Ohaou'ias, un

trivello di ferro.

Della pratica dei neolitici non ci resta che la testimonianza

dei crani trapanati, ed e naturale la diver ita di opinioni sulla

interpretazione della cau a determinante

l'intervento. Infatti

varíe sono le teorie sostenute dai diversi autori.

11 Prunieres riteneva che in origine fosse

tata eseguita l'o-

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