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massa della popolazione che aumenta, pel suo volume e pel suo

peso, la forza di penetrazione della punta

».

La casta privile–

giata degli Incas, potendo godere la ricchezza, ma non conser–

varla (alla marte dell'Inca il palazzo con quanto apparteneva

all'imperatore non era ereditato da alcuno e veniva chiuso ), non

era egoísta, ma prodiga e dominata dal fasto e dall'ambizione :

da cío il fiorire di quanto dava splendore e grandezza. Gli Incas,

che nel Collegio dei nobili ricevevano dagli Amautas il corredo

della cultura, .furono grandi conquistatori ed abili organizzatori.

Diedero grande impulso alla agricoltura ed alla metallurgia.

'enza aiuto degli animali e della meccanica (solo il llama fu un

insufficiente anímale da soma) costruirono opere megalitiche. Non

ebbero la scrittura, ma, senza dare valore ai pintados ed ai ge–

roglifici, ebbero i quipus che in parte potevano sostituire la scrit–

tura. Nella ceramica riprodussero la fauna e la flora, la vita reale

e quella mística e la emotiva, e, caso unico, le malattie.

La lingua venne generalizzata e prese una forma definitiva;

la religione giunse alla concezione di un'unica divinita suprema.

E

. e molte testimonianze dell'attivita degli Inca vennero di–

strutte e tra. curate dagli invasori, di cio non va imputato

il

popolo peruviano.

La benefica influenza, delle immigrazioni di popoli piu evoluti

(maya o mayoidj) po ·e fine al lungo ed in ignificante periodo pri–

mitivo e pravo o

qu

llo pr incaico, brillante o maestoso a se–

conda della posizione geografica. 11 criterio místico e prelogico

con manife tazioni totemicbe, anche quando e iste

il

culto di una

diYinita suprema, fu il fondamento edil lievito delle varie civilta.

L ayllu, base dell'organizzazione

sociale,

fu

consolidato

dal

totem : nella religione la divinita venne figurata dal totem ; l'a–

gricoltura fu rappre entata dalle canopas

di

animali, di piante.

ell'architettura regno

il

segno a scala

(escalonado)

e la mole

clelle grandi pietre fu

imbolo della divinita delle Ande. Nella

cultura e nei rilievi, l'immagine totemica occupo tutta la pietra,

la ciando un mi ero pazio alle altre parti del carpo. Nella cera–

rnica, il tema principale fu il yaguar stilizzato e metaformizzato.

Le doti, la bellezza, la grandio ita soprannaturali insite nel

totem e negli oggetti di culto furono quel che determinarono i

notevoli centri di cultura Protona ca, Protochimú, Chavín e

Tia,Yanako.

L Incaico non tormentato dal rigore della Puna, ne dagli

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