fu dai maghi interpretata cosi : che alla morte dell 'imperatore
vi sarebbe la guerra fra i discendenti, verrebbero distrutti la re–
ligione e l'impero, e tutto andrebbe in fumo. Atahualpa avrebbe
visto una cometa verde-nera che era
il
segno della morte dell'Inca
e della distruzione dell'impero .
La cattura dell'Inca e la avveduta e barbarica politica del–
l'uccisione di Atahualpa al tempo della morte di Huascar, sono
i fatti che posero fine al dominio incaico. Ed e cosi che ad un
manipolo di audaci, avidi e valorosi, fu possibile la conquista
di un grande impero.
Conduceva Pizarro 170 uomini: 77 di cavalleria, 3 archibu–
gieri ed una quindicina di balestrieri. Nessuno scrittore, afferma
il Prescott, dice che
il
numero giungesse ai 200.
L'organiz~azione
dell'Impero Incaico, minuziosa e ai:'.curata,
non ha resistito, ne poteva resistere, all'urto degli invasori Spa–
gnoli, quantunque esiguo per numero, causa la scarsa, anzi man–
cante organicita. 11 popolo, privo di volonta propria e della co–
scienza del proprio opC'rare, perduta la guida, inevitabilmente
si sbando.
* * *
Nel 1770, Cornelius d Pauw sentenzio che, prima della sco–
perta, le caratteristicb e dell'americano erano memoria debole,
ingegno ottuso, volonta iredda ed animo passivo ed indolente.
Ed in Europa si discusse se ] Precolombiano fosse o no un es–
sere ragionevole.
11 Valdizán, riportando prima la smentita documentata di
Clavigero pel Messico e di Hippolito Unanue pel Peru, analizza
la ricchezza dei vocaboli Keshwa che esprimono idee metafisiche
e morali. Prove anche piu precise ci vengono dalla visione degli
huacos antropomor:fi che danno la sensazione esatta, con una
efficacia perfetta, dei vari stati d'animo. E ehe dire della tristezza
inconsolabile del yaravi che
e
il Leitmotü della poesia e della
musica dell'Indio ? Come decisivo argomento
e
opportuno in:fine
ricordare i precetti fondamentali degli Incas :
Ama llulla
- non bugiardo;
Ama sua
-
non ladro;
Arna
ccella
- non vizioso;
Arna sipix
- non assassino;
Arna mappa
-
non pervertito.
E non bisogna dimenticare che la diffusione di tali precetti
era fatta con la napaycuy, ossia col saluto che condanna gli atti
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