Parla
nel-
1'
ifieíla_,
conformi·
ta
lancel·
lono di
Bredero–
de.
346
DeOa
guerra
di Fiandra
dera, che
zl Re
fia tJbhidito,
ma fotto la fiuiuitA,
de
U
e
nofire
leggi,
e
non
[otto la
'tJÍolen'{.~
ddte
flra–
niere. Che
fe
poi
gli
Spagnuoli
-vorranno
con
tajfe–
dio
tentar la
forza
,
e noi douremo procurare
aU~in
contro
di
ributtarla;
e
molto
piu
con le mura
dlpet–
ti,
che
con
queUe deUa
Citt~.
Cosl
giufla
fara
al–
/ora
[enza
dubhio la
nBflra
caufa, che
potremo fje–
rarne
fauoreuole ancora indubitatamente"il
fuccef
fo
.
Ma
in ogni fortuna
,
che Jiamo per correre
,
IJUanto
meglio
fara di morir
ftnalrtiente "Vna
l'olta
[ola per dijender la
li-berta,
che mil/e ogni giorno
ne/
faportar
le
núferie d''Vna
intolerahile
fe.ruitu
?'
Parlato
c'heb
be
il Riperda,
fi
rraífe inanzi
Lan~.
cellorto di Brederode, huomo
de'piu
nobili del–
la Prouincia, e
de'piu
íl:imati in quella
Citta,
e
con
eguarefficacia
parlo
anch'egli nella medefi–
ma forma.. Per accendere
vna
íedirione,
r
ardi-
re di pochi bafra controla tepidezza
di
n1olti.
E
·
cosi
auuenne allora. A quefii due Capi s!Jag-
E
fan~o
giunfero alcuni altri, che
fo~itauano
fcoperta-
murar
lLJ
.
,
~
rifolutro-
1nente
la
fatt1on
dell
Oranges;
e fatta mutar
Ja_,
ne, che lla·
·
r
l
·
J:
r
¡:_-.
d
·
h,. ,
ua.per
pi·
rno ·Utton quau pre1a, 1u
eterm1nato, e
in.,
~~:~~
<lt
vece de gli
S
pagnuoli,foífero
riceuure
nella
Cit–
-lli
s
1
ea-
.
ta
aleune
Compa~nie
d'vn
Regoimenro
Ale-
gnuo
¡ •
lY
z:,.-
n1anno ,
che
per
ordine de'folleuati d'Ollanda_,
,,,~ci~ªi~
il
Colonello Muller haueua aífoldato
in
~uei
Harlem al
. .
.
N
11
e· '
h
.. _ .
cune ban·
g1orn1.
· ~
a
ltta non
mancauano
erenc1"
.~e-