Lihro
~into
.
· -· tio
fia
il
defiderio
di
promuouer
la
fua
propoíl:a,
Re!fa
il–
e
le
difficolta
di
poterla
efequire, ne
trattaua con
~º[¡.ª
per
1-
l
,
¿-
r_
1 .
.
pie o ne •
,gran
pren1ura
ne
Conugio
d1
Stato,
affine
di
ta
materia•
.rrouar
inodo,
co'l
qua.leG
poreífero fuperar
lu
-
durezze, che s'incontrauan nella materia •
11i
Com'3n.:
e
r
i·
··F.
·1
·
.
N
che il Cott
onug lo eran
vatlJ 11m11tnente
1
paren.
011
figlio
dii
man-cauan
di
quelli ,
ch, animauano
il
Duca
a ·
Staco~
paífare
inanzi, e che
gli
porgeuano
íperanza_,
infi.e1ne
dí buon
fucceílo . ProponeuaG
da
loro,
~che
ti
co-1ninciaífe dalla
parte
piu
riufribile_, ,
rh'era
quella
del
cenrefimo
danaro.
Che
fatta:
quefia
apertura
pü!
facile, riufcirebbe
piu
age–
.uolmente
ancora poi
l'indur
le
Prouincie
all'alrra
· itnpoíitione
piu
difficile del decimo, e del ven–
tefi.mo.
Ch~
tutto
cio
fi
trattaífe
prima con
al–
.cuna
di
quelle Prouincie, le
quali
Ú
giudicaífexo
-pit'i
indinar~
a
fecortdar
la
propoíta, ·Che
l'
efe1n-
-pio d'vna
íeruirebbe
grandemente con
le
alrre,
e
doue non baitaífe
l'eíe1npio.,
li
potrebbe_final-
1nente poi fupplir
con
l'
autorita.
Ma
nella 1nag-
gior
parte di
quei
del
Configlio
preualeua
il
pa-
rer contrario' e
piu
aperta1nente
di
tutti
gli altri
contradiceua
il
Prefidente Vighlio;
Minillro ,
Pre/idea·
l ,
íl: .. -
¿~·
e
d
]
r
. .
d
l
te Vighlio
e
1
era
1n1ato _
incorrotta
ie e
ne .
1eru1no
~
contrario
,
R '
d'"
d
.11
{"'
d.
p·
alle impo-
e, e
inueterata pru enza ne
eco
e
1
ian-
fmoni .
dra.
Moíl:raua egli,
c;he nell'efattione
del
cen-
teÚ1no
dan.aro
ú
farebbono
incontrate
ancora..1
Hh
z
,
dif-