to
de
gli
coftumi,
~
ufante
dnticbe,come
delle moder::
ne;e
cofl delle hone,come delle cattiue,acciocbe pofttti
innanz,i,come in
un
JJ:ecc'7io>tutt1
queflieffempi,ne
l'or
dinare
d lla tua
ulta,
bauefli poffuto imitare i huoni,
e
fugire
i
catt1ui:
(J"
anco, p rcbe
conofcbi
tu l
ttor
mio,
e
uedi,
qu.wto
bene
boggi e
fi
lie
mente
fi
uiua,
e
quanto roz.zamente
fl.
uiiuffe
gi<i
da
i
primi huommi
infino al diluuio
umuerfole,e molti
fa
coli dopo;
p
rche
•
andauano
aUora
leg nti
d
gui(d di hefti difP rfe per
la
terr.:t, fenza
Jdpere
ch
cof..1
fl
fuffero danari,ne
mer
cantie, folamente
cambidu.tno
tun
con l'altro
le
cofe
neceffari
all~
uttd, compenfando
tun feruitio
con
l'al::
tro;anz_i r.t
tra
loro
ogm
cofo
commune,e non
brama:::.
u<tno
(come
hora
fl
fJ.)
le
riccbezze,e
gli,f1onori,
con::
tentz
cf
el poco,e
di
ft
r{i
ciafcuno
nella fud uiUa
d
cielo
aperto,
o
fotto
l'
omhra
di
qualcb'albero,
o
fotto
qua[::
cbe cafuccia con la flu. moglie
e
co
figlifuoi, tutti fPen::
ferati;
il
mdngiare Lora era
il
late
de
gli armenti,
e::r
i
frutti
che rac
oglieudno da qucl
poco
terreno loro, il
here
erttno
l'
acque
de
fonti, e
le uefii,fcorcie,e
foglie,
late d'alberi, epoi col tempo
fi
cominciaro
~
cofcire,
0-
dgiungere infl me molte
pelli
d'animali, co/l
ifcott–
cie, epilofe, come elle rano :non
fl
curauano di fht,./i
cinti
intorno
di murd
e
di
foffo,
ma
n'and~mano
alld
/lcura
uagct11do co
i
loro liheri
,
euagabondi ctrmenti,
e
doue
foprdg1ungeua loro la notte,
ldfi pof1uano
al==
legri, e
(e11za
tem.i
di
effere
a!Jagliti,
o
rubati.
M
effl
11do11e
poi col
gioudnetto
mondo uenute le diu,,rfe
uolont4>e
le
molte gare de
g!i
lJuomini:
e
non
baftan::
do
4
tutti
que'
pochiftuttl,
cbe
produce4
da fe
later$
r.t