trare molte radici di parole cinesi ; e che i segni di scrittura tro–
vati in molti vasi
(huacos)
per tutto il Peru, furono creduti cinesi.
Cosi, per esempio, il disegno eseguito in un huaco del Museo na–
zionale di Lima (rinvenuto in Nasca, nel–
l'Hacienda las Trancas e donato dal signor
Fracchia) signi:ficherebbe in cinese, secondo
Francisco Loayza:
«
Nella montagna mani
che pregano
».
Lo stesso Loayza a:fferma in un suo
studio che
«
la scrittura cinese era usata
dai Peruviani prima che si stabilisse l'Im–
pero degli Incas )). E dal fatto che da un
porto della Cina si possa giungere alla costa
Americana senza perdere di vista la terra,
non ritiene inverosimile l'ipotesi
di
immi–
grazioni cinesi.
Seguitando ad elencare le varie ipotesi
sull'origine del Peruviano, troviamo :
l'ipotesi
di
un origine giapponese.
Franci co Loayza nel suo libro
JJIaneo Ca–
Fig. 3 - Fregio di
un
l;tu~
o
(supposta scii t
ura
cine
).
pac
sostiene che gli Incaici provenivano
l.
montagna,
2.
manigiun-
dai giap-ponesi ;
te,
3.
divinita.
l'ipotesi d'un origine sumera. Pablo
'Patron, nel Congres,so americanista tenuto
in Stuttgard, affermó che i Keshwa e gli Aymara discendevano
dai Sumeri;
l'ipotesi
di
una discendenza Ariana. Secondo Vincenzo
Lopez nel suo libro
L e razze .Ariane nel P eru,
i Peruviani discen–
derebbero dagli Ariani.
'files Poindexter in
The .Ayar Inca
(1931)
sostiene che nell'.America Australe, specie nel Peru, si sarebbero
e:ffettuate val'ie correnti immigratorie, provenienti dall'Asia; e che
Ayar Inca sarebbe
Arias Inca,
ossia il Signore delle terre feconde .
Oltre ad analogie linguisticbe, l'autore riscontrerebbe una omi–
glianza fra gli inni a Wirakocha e quelli dell'Antico Testamento.
* * *
Intorno alla costituzione fisica della popola.zione Peruviana,
si puó ripetere
il
detto dell'Ulloa :
«
Visto un indio, si son vi ti
tutti )).
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