diverse forme di ferite . In sezione verticale un V ; in sezione
orizzontale un taglio a canoa o fu . iforme (Fig 103, n. 1-2).
Le jncisioni
fusiformi si possono
incrnciare con altre per
dare
la
figura d'un quadrilatero, cli un pentagono o di un
circolo (Fig. 103, n. 5).
Se l'istrumento lavora obliquamente, l'irnpronta
e
eurvili –
nea,
lasciando una ferita in cui
il
bordo e terno
e
pi u largo
dell'interno : esempio,
:fig.
4 della
tav-.
II
(nostra Fig. 100) .
6
8
Il Tello considera
tre metodi per la cra–
niectomia. Uno
e
dato
da incisioni rettiliuee,
incrociate, assumenclo
la forma quadrilatera
o poligonale. La parte
centrale della incisione
e
piu profoncla per po–
tere
ivi con
l 'i tru–
mento far leYa e.d
strarre il frammento :
esempio,
:fig.
.)
el
lla
ig. lll3 - Tecni oa della trapanaz. sPoondo Tello.
tav. II (nostra
ig. 101).
e il
suddiviso (
.
2
della ta\' . 1 :
quadrangolari.
frammento
e
grande puo essere
nostra Fig. 96)
in
piccole zone
Nella stessa guisa due incisioni parallele vicine incrociantesi
(Fig. 103, n. 3) con altre simili vengono a limitare un rettan–
golo ed agevolano
l'asportazione dell'os o. Il Tello ritiene che
nelle forme angolari si eseguissero precisamente le inms10ni pa–
rallele vicine. Gli esemplari
ce
Squier's Inka Skull
(Fig. 77); il
. 19 della collezione Muñiz (nostra Fig. 80);
il
N. 5 tav. II della
collezione Tello
(nostra Fig. 101) possono confermare questa
ipotesi.
Il secondo metodo consiste nel raschiamento che lascia fori
rotondi,
ovali., ovaloidi piu o meno grandi e regolari. Questo
metodo pero
e
dagli Incas praticato anche nelle forme angolari,
a sociando il raschiamento e
l'incisione. La raschiatura non
comprende
sempre
l'osso nella sua integrita, ma lascia spesso
la lamina vitrea.
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