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ygRBl Dl SICNSO' -
l•'Af,s~;
TEOllllC sur. vmmo
questo ). Diciamo poi sempre <questo
nii
rincresce) e similmente
<
11ii
duole ).
Cfr.
in Tedesco <
ich
durste) e <
1nich
durstet ).
Espressioni perfettame11te logiche sono <mi piace il vino, mi .
. piacciono le mele ).
I
francesi
e
gl' inglesi usano
i
l verbo <amare)
auche
111
questo caso. II volgare
io
mi piace
risulta aalla fusione
di due costruzioni, oss-ia dal contrasto di due modi di concepire.
337. Piu che in qualunque a1tro gruppo linguistico la distín–
zione tra le due classi di verlJi
e
chiaramente espressa nelle
lingue caucasiche, nelle quali i verbi di sensazione e di senti–
mento sono di regola costruiti col dativo della persona,. Nel
Georgiano, per esempio, si dice :
m-dzitl-s
r.nihi odium est
g-dzul-s
tibi odium est
s-dzul-s
illi odiurn est
io odio
Similmente:
ni-siw-s
io desidero,
m-dzag-s
io detesto,
m-goni a
io penso,
m-·i-nda
io voglio,
m-i-qwcw-s
mi_
e
caro, io amo,
m-é-smi-s
mi risuona odo,
g-é-smi-s.
Pero le costruzioni come
a. Georg.
g-dzaga-n
h~p-rii
<tu od_ii
g·l'
idoli) mostrano quale e
il vero alore d lla voce. 'verl..>ale: <a t (son.0) odiati gl' idoli ).
fr.
nel
giwn dot
volonta
io
10
=
voglio,
na-i
nuen
voloula io ª ' e a
==
io v.oleva,
maite ditt
ca110 io l' ho
=
io l'amo.
Si co
r
·end~
facil enie che
íl
tipo comune del verlJo alJIJia
per la . ua. re u n_za att
·at~o
a se mo to
si~esso
i verbi
di
se11-
sazio11e e sentimento. Cosi nel Georgiano accanto a
m-ts'cmi-s
mi
e
fede
=
< 110
fede) abbiamo
w-i-ts'mneb
io credo,
m-su)·-s
e
w-i-sunveb
io desidero,
m-i-qiocw-s
mi e caro :
iv-i-qwareb
io
amo,
w-nax,aw
io vedo, ecc.
338. Dobbiamo ora esaminare alcune teorie, dalle qtlali viene
misconosciuta la vera natura del verbo.
La vera essenza del verbo finito, come della proposizione, sta
nel rapporto tra soggetto e predicato. \.lcuni glottologi hanno
vo luto distinguere dal vero verbo il cosi detLo nome-ve rbo, che
sarelJbe fondato sul rapporto di possesso; per es .
<
i
1
mio andarn)
in luogo di <io andare, io andante)
=
<io vado). Quest' opinione
e
semplicemenle fondata sulla forma esteriore, perche sta di fatto
che spesso gl
i
elernenti soggetti vi del verbo coi ncidono coi pos–
sessivi del 11ome: Egizio
srJ:.m-k
<
odi tu) come
p1·-k
<casa tua ).
Le radici verbali, come abbiamo visto, esp rimono sempre
ori
0
·inariament.e un' azione, per es.
tak-,
tok-
<
hattere \ Less. 26 l.
Ma alcuni g·Iottologi rite1wono che le radici siano propriamente
neutrali e si possano usare senz' altro tanto in senso attivo quanto