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\

270

ygRBl Dl SICNSO' -

l•'Af,s~;

TEOllllC sur. vmmo

questo ). Diciamo poi sempre <questo

nii

rincresce) e similmente

<

11ii

duole ).

Cfr.

in Tedesco <

ich

durste) e <

1nich

durstet ).

Espressioni perfettame11te logiche sono <mi piace il vino, mi .

. piacciono le mele ).

I

francesi

e

gl' inglesi usano

i

l verbo <amare)

auche

111

questo caso. II volgare

io

mi piace

risulta aalla fusione

di due costruzioni, oss-ia dal contrasto di due modi di concepire.

337. Piu che in qualunque a1tro gruppo linguistico la distín–

zione tra le due classi di verlJi

e

chiaramente espressa nelle

lingue caucasiche, nelle quali i verbi di sensazione e di senti–

mento sono di regola costruiti col dativo della persona,. Nel

Georgiano, per esempio, si dice :

m-dzitl-s

r.nihi odium est

g-dzul-s

tibi odium est

s-dzul-s

illi odiurn est

io odio

Similmente:

ni-siw-s

io desidero,

m-dzag-s

io detesto,

m-goni a

io penso,

m-·i-nda

io voglio,

m-i-qwcw-s

mi_

e

caro, io amo,

m-é-smi-s

mi risuona odo,

g-é-smi-s.

Pero le costruzioni come

a. Georg.

g-dzaga-n

h~p-rii

<tu od_ii

g·l'

idoli) mostrano quale e

il vero alore d lla voce. 'verl..>ale: <a t (son.0) odiati gl' idoli ).

fr.

nel

giwn dot

volonta

io

10

=

voglio,

na-i

nuen

voloula io ª ' e a

==

io v.oleva,

maite ditt

ca110 io l' ho

=

io l'amo.

Si co

r

·end~

facil enie che

íl

tipo comune del verlJo alJIJia

per la . ua. re u n_za att

·at~o

a se mo to

si~esso

i verbi

di

se11-

sazio11e e sentimento. Cosi nel Georgiano accanto a

m-ts'cmi-s

mi

e

fede

=

< 110

fede) abbiamo

w-i-ts'mneb

io credo,

m-su)·-s

e

w-i-sunveb

io desidero,

m-i-qiocw-s

mi e caro :

iv-i-qwareb

io

amo,

w-nax,aw

io vedo, ecc.

338. Dobbiamo ora esaminare alcune teorie, dalle qtlali viene

misconosciuta la vera natura del verbo.

La vera essenza del verbo finito, come della proposizione, sta

nel rapporto tra soggetto e predicato. \.lcuni glottologi hanno

vo luto distinguere dal vero verbo il cosi detLo nome-ve rbo, che

sarelJbe fondato sul rapporto di possesso; per es .

<

i

1

mio andarn)

in luogo di <io andare, io andante)

=

<io vado). Quest' opinione

e

semplicemenle fondata sulla forma esteriore, perche sta di fatto

che spesso gl

i

elernenti soggetti vi del verbo coi ncidono coi pos–

sessivi del 11ome: Egizio

srJ:.m-k

<

odi tu) come

p1·-k

<casa tua ).

Le radici verbali, come abbiamo visto, esp rimono sempre

ori

0

·inariament.e un' azione, per es.

tak-,

tok-

<

hattere \ Less. 26 l.

Ma alcuni g·Iottologi rite1wono che le radici siano propriamente

neutrali e si possano usare senz' altro tanto in senso attivo quanto