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'

266

JCHGA'l'lVO JC STRUMJrn'l'A

Ll~

-

L' OGGJn"l'O

esso

e

la base Ji veri casi, per es.

do-sú-l

di lui,

do-sí-je

a lui,

do_-s-dá

su lui,

do-l-dá

su leí. E fatti simili si osservano in tutte

le lingue caucasiche e allrove.

.

329.

ella Morfología vedremo confermato cio che qui si

accenna, ma e necessa1.'io intanto togliere di mezzo

~na

facile

ol>biezione suggerita dal fatto che le forme dell' ergativo hanno

spesso anche il valore dello strumentale. Nel Tibetano; per esempio,

-s

e

segno del l' ergativo e del lo st.rumentale insieme, e in una

proposizione come

kh01i-gi-s ña lag-pa-s bi·duñs

<

egli me con–

la-mano ha-percosso ) si trovano rapprese11tate aml>edue Je fun–

zioni. Senonche la frase non va iutesa in senso passivo come

<da-lui io dalla-(sua)-mano so110-stato-percosso \ bensi in senso

attivo come <egli me la-(sua)-mano ha-percosso ) con un primo

soggetto personale

~ttivo

seguito da un secondo soggetto

1101i

personale, ma egualmente attivo.

330.

L' oggetto esprime il termine al quale passa

(fransit)

I' azione dei verbi transitivi, il termine

ad

queni

di un moto reale

o ide

1 ,

cioe il· passaggio dell' azione dal soggetto ali' oggetto

stess . Tale moto nE)ll' espr

~sione

)?assiva ' concepito in senso .

inverso :

--E-+---

A

e battuto da

B

Tra

accus, tivo e l' indi retto o dativo non

v1

ta.ti

·

ia e,

~nto

che mol

te

lit gue usano un' unica

forma og·g-ett.iva. L' oo·getto indiretto viene indícalo in Italiano

dalla preposizione

a,

che propriamente esprime il moto verso

luogo (Lat.

ad).

Quanto all' oggetto diretto si confronti

Romam

vide1·e

con

Romam ire,

e

si noti che in molti dialetti dell'Italia

centrale e meridionale, quando si riferisce a un essere animato,

l' oggetto diretto

e

preceduto appunto dalla preposizione

a,

per

esempio: romanesco

sentiteme a mme.

Similmente nello Spagnuolo:

yo amo

a

Dios.

Cfr.

amoi·e verso Dio.

el Rumeno si usa la

preposizi óne

pe

(=

Lat.

11e1·)

davanti a nomi di esseri animati

e a prnnomi :

cMama pe Pét1'u.

el Persiano il segno del l' accusati vo

-ra

deriva dal l' anti ca

posposizione

1·adiy

che significa <a cagione di ) come la coni–

spondente slava

radi.

ell' Armeno

1'

accusativo determinato

e

preceduto da una preposizione

z

(per es . 'in principio Dio creo

z-e1·kin ev z-e1·kir

il cielo e Ja terra )), la quale con I' ablativo

significa <riguardo a, sopra \ con lo strumentale <intorno \ ma

col dativo <verso) (per es. <che tu non abbia mai ad urtare

:::,-k'cwi :::,-otn k'o

contro una pietra il piede tuo )).