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JCHGA'l'lVO JC STRUMJrn'l'A
Ll~
-
L' OGGJn"l'O
esso
e
la base Ji veri casi, per es.
do-sú-l
di lui,
do-sí-je
a lui,
do_-s-dá
su lui,
do-l-dá
su leí. E fatti simili si osservano in tutte
le lingue caucasiche e allrove.
.
329.
ella Morfología vedremo confermato cio che qui si
accenna, ma e necessa1.'io intanto togliere di mezzo
~na
facile
ol>biezione suggerita dal fatto che le forme dell' ergativo hanno
spesso anche il valore dello strumentale. Nel Tibetano; per esempio,
-s
e
segno del l' ergativo e del lo st.rumentale insieme, e in una
proposizione come
kh01i-gi-s ña lag-pa-s bi·duñs
<
egli me con–
la-mano ha-percosso ) si trovano rapprese11tate aml>edue Je fun–
zioni. Senonche la frase non va iutesa in senso passivo come
<da-lui io dalla-(sua)-mano so110-stato-percosso \ bensi in senso
attivo come <egli me la-(sua)-mano ha-percosso ) con un primo
soggetto personale
~ttivo
seguito da un secondo soggetto
1101i
personale, ma egualmente attivo.
330.
L' oggetto esprime il termine al quale passa
(fransit)
I' azione dei verbi transitivi, il termine
ad
queni
di un moto reale
o ide
1 ,
cioe il· passaggio dell' azione dal soggetto ali' oggetto
stess . Tale moto nE)ll' espr
~sione
)?assiva ' concepito in senso .
inverso :
--E-+---
A
e battuto da
B
Tra
accus, tivo e l' indi retto o dativo non
v1
ta.ti·
ia e,
~nto
che mol
te
lit gue usano un' unica
forma og·g-ett.iva. L' oo·getto indiretto viene indícalo in Italiano
dalla preposizione
a,
che propriamente esprime il moto verso
luogo (Lat.
ad).
Quanto all' oggetto diretto si confronti
Romam
vide1·e
con
Romam ire,
e
si noti che in molti dialetti dell'Italia
centrale e meridionale, quando si riferisce a un essere animato,
l' oggetto diretto
e
preceduto appunto dalla preposizione
a,
per
esempio: romanesco
sentiteme a mme.
Similmente nello Spagnuolo:
yo amo
a
Dios.
Cfr.
amoi·e verso Dio.
el Rumeno si usa la
preposizi óne
pe
(=
Lat.
11e1·)
davanti a nomi di esseri animati
e a prnnomi :
cMama pe Pét1'u.
el Persiano il segno del l' accusati vo
-ra
deriva dal l' anti ca
posposizione
1·adiy
che significa <a cagione di ) come la coni–
spondente slava
radi.
ell' Armeno
1'
accusativo determinato
e
preceduto da una preposizione
z
(per es . 'in principio Dio creo
z-e1·kin ev z-e1·kir
il cielo e Ja terra )), la quale con I' ablativo
significa <riguardo a, sopra \ con lo strumentale <intorno \ ma
col dativo <verso) (per es. <che tu non abbia mai ad urtare
:::,-k'cwi :::,-otn k'o
contro una pietra il piede tuo )).