V1a, dilsc' il Padre: ecco ru
s¿
cosl immobi.
Je, .: murrila
!
Che gli dirai? ..• Q!1el che pia_
cerlt a Voi .•.
Qucl
che piacera a me? A me
piace di veclernelo felice, purche, renda feJi.
ce la figliuola mia •.• Egli puo fario,
e
vir–
tuofo, h• in rel/ereoza voi , e
voi
amate lui•..•
Ab'.>racciamoci duor¡ue, figliuoli miei • Ecco
uaa lera beata • E m' auguro bella riufcica d'
un Matrimonio coocliiufo come a' buooi cem.
pi antichi - Credimi , amico mio , prnfegul ,
úa uomo cu, e viví con gli uomioi. Tale
e
l' inceazione della aarura.
Eísa
ci diede qual.
che difetco a tutci, acciucbe non ci
lia uao,
che pofsa
difpeafarli dall' ufare
iudulgeor.a
verfo
i
difmi degli altri.
Fine del quinto
~
ultímo Tomo.
T ·A V
O
L
l\.
DELLE NOVEtLE MO,RALI.
Contenurc in quena
&
ultimo Tomo.
1
L
Buon Mttríto.
ll
Mifalftr~o
Corre/o,
Pag
44