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Non
ft
maturano con l'impeto
~ m~
con la
paticnza
i
negotij.
166.
L·armi prouocan l'armi, e
faol
dominare in ef/e
la
fortuna molto
piu,
che il
configlio .
1
6
G.
· ·
Troppo gioua a
he11
condur le
im¡refe
il
fegreto
;
e
tropp~
il
cuflodirfi
da,
Prenc.ipi
religiofamente
quefio loro gt·an
penetra/e.
17
4
Non
[empre·
aUe fraudi
arride
t'euento.
Anzi
al
perftdo [pe/fe
'Volte
ritorna
in e
artigo
la faa
per-
fidia medefima.
177. ·
·
.
Debbonfi
tetJere
per
l:ien
mo[f'e
quelr
armi,
che/'ado–
prano folamente
per
necefsita,
o
di mantener co1'
giufla
difefa
le
cofa proprie
~o
di liberar
da in–
giufl_a
op
prefsione
que
U
e de
gli altri.
1
77.
F
anno foperba
'Vifla
in campagna
gü eferciti;
e
fa–
rebhe
degna
d'ejfer goduta
freque1Jtemente,
fe
le
forzy,
che
da!>Chrifliani con
tante
difcordie –
fono
s$ fpifso tJoltate contro di loro
medefimi,
fof
[ero
conuertite
piu
toffo
~nitamente
da
loro
con–
tra
i
nemici del nome di Chriflo •
.
17
s:
Ogni
tempo flrue
aUe
perdite
5
ma ·non ferue
gil
per
gli acquifii.
Anz;j nQn
'Vfata ben
roccafione
ad 'Vn
punto
,
fugge poi
;
e fpejfo ancora
di pro–
pitia
diuien
contraria.
·¡
9;.
Non
flmpre
i
fofpetti fogliono
termina1·e
in
fofpetti;
ma .cominciando
in
quefta maniera
a
fcrpere
il
fuoco
de'
mali
publici,
11~
ftna/rn,nte
poi
a
pro–
rom-