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144

lJeUa

guerra di

Fianilr~

'?Ppoficio·

no per·

n~ceffita

.

Poíl:e

dunque

in

cgntrapefo

m

in

con·

l

F.

.

r_

• ·

{i

d

~rario; ,

e con1eguenze rnorgenn

111

conrrano

t

ve eua

eífer

quaú

ünpoílibile,

che il

Re

poteífe

rifol–

uerfi a quefia attione.

E

primieramente l'allon,

tanarfi per 1nolto tempo (come

íarebbe

Hato

neceífario)

dal

cuor della Monarchia , portaua_.

feco quelle coníiderationi itnportanti, che furo–

no

toccare

al

principio, quando

{i

mofuo,

per

quali cagioni

il Re

haueífe determinato di fer–

mar la fua relidenza

in

Iff

agna .

E

duraua il dop–

pio

cünor tuttauia,

cos1

de'Morefc~i

íparG

Ee~

tutti quei Regni, come di qualche pericolofa_,

infettion

d'hereGa,

che

poteífe

penetrar

fra

quei

o

voleffe

popoli.

Ma

fuppofio,

che il

Re

foífe

flato

li–

.1d·i

1t~

ªº:

1

bero da tali fofipetti, in qual

forrr1a

haurebbu

aru1 co

,

folo

ac~ó·

egli douuto paífare in Fiandra

?

per n1are,

o

per

pagname-

.

'

d.

r

b'

to

cnella_,

terra

?

con

arnu ,

o pur

uarmato

?

Per 1nare

i-

fua Coree;

r

d.

d

d 11

11

d '

·

iognaua

1pen

er

a e

pro

ce e, e

a

vent~,

e

dal 1nero arbitrio

della

fortuna, la quale fuol fáre

. i

piu

alti giuochi ne'piu eininenti mortali. E

Eochi

anni prima haueua prouato

iI

Re

íl:eífo

al

fu.o

ritorno

di Fiandra il pericolo de'viaggi 1nari–

tüni ·;

poi~he

apena sbarcaro in Ifpagna, haueua

veduto con gli occhi proprij fo1n1nergerfi vna_, -

buóna parte della fua armara .

E

fe

non

baftaua

il

fuo eíémpio, era

tutrauia

ancora recente quel–

~o

di

Filippo prin10 fuo auo,

il

quale dalla

vi0-

1enza