Li!Jro
T
er~p.
119
che
puo
ejfer
piu
libera
~
perche
fara
piu
fegreta
~
io
foggiungero
molte
cofa
:J.
che
nelta!tre
fu
maugior
prudenza il tacerle.
~;in
fomma le
cofa
noflr~
non
pojfono
ejfere
peggio
rtceuute
:>e
fentite
.
L,JJdient,¡i
del
Re:>
dop() ta1!Jtl' mefi tuttauia
ci
Ji
niega;
poc~
ci
~ienconcedutodi
trattar
co~i
Miniflri
3
e
di
quefii
ancora le
rif]>ofl~
ogni d¡
fono
pi·u
ambigue,
f
he
rvuol d'ire
contro
i
noffri negotij ogni
dz
pi'it
chiare~
Al
CompromeJfo
:J
ft
da
tito!()
di
cofjiratione;
al/a
Supplica·
,_
di
fórmata
.congiura
;
ft)
~popolari
tu–
multi
:>
quel!o
di foileua.tian manifeíla
.
D1u1que
1Jon
ft
pue
dubitare
:J
che non
ji
penft
al
forne ri-
flntimento
con
t
armi. Hora
ft
preparan()
le
F
iam–
minghe
fl~/fe
controla
Fiandra
5
ma
il JJ.ero
di[egnó
.
e
d:lad~prar
le ilraniere :;·e mafsime queUe
dz
Spa•
gna·. Lo
fdegno
piu·graue
e
contro
i
Capi
rnaggiori
3
r:redendofi
,
che
·da
loro
in
flgreto
ft
fia
prin~ipal
mente
nudrito
i/
rnale.
Trionfa
il
Graniiela
dlmo–
ti,
che fono feguitt >e
fl11ania
:>
che
.r'egle
fajfe
re–
ilato
in
F_iandra non farebbono faccedu·ú.
Se
pri–
ma daua
CíJnjigli
torbidi-~
hora
gli
faggerifce
deL
tut•
to
lJi()lenti
•
e
he
JJenga
il
Re
con
efcrcito,
o
che
t'in–
-uij
5
che
do11ú
i
Fiamminghi,
e rompa con si bell"
occafione
i
lor
priuilegi
3
eche
posta
lor~
il freno con
~,
armi', nel
modo
ffejfo -ve lo ritenga·.
Ne
pojfono
ef
fir megJio
ri.ceuute le fue propoffe.
E\
nota l'
a~teri
gia d&Lla
natione?
e.
tr~ppo
ji
i'eggono
inferiori
~elle
pre-
te
di Spa·
gna al Có
te
d'
Hor–
no fuo fra..
tello •