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dctti,
&
chefu il danno tanto grande che il Re
inga
dimfJ
flro pcr quefiv
'grand~(<imo
dolore, laqual cofa ueduta da
unauecchia incantatricegli
iiffe,
che la lafcia!Je andare
a
quefli .Atfdes.;tbe e!Ja addormentarebbe leferpi di tal
mo
(Ío cbe mai farianb malea/cuno,
&
dqndogli licentia
fe
ne
ando doue fiera riceuuto tanto male,
&
facendo
i
fcongju
ti.(uoi,
&
dicendo certe paro/e
glifece
diuentare difiere,
i!
braue tanto·manfitetc come hora
fono;
queflo puo e!Jere
Jittione
O
fabo/a,pero quef/o che hora:ji
Uf
de
e;
che que/fe
fer pi con effere tanto grandi comefono non fauno alcun
dcmno, quefii .Andes doue i R.e Yngas teneuano
i
loro
al–
loggi.1menti
&
cafe principali,
in
partefurono bene popo
1.-iti;la terra
e
molto{ertile,perche
ji
raccoglie affei maiz
&
yuca, con le altrc radichc che lorofeminano;
&
delle
frutte
ui
fono molte et boniflime,et la piu parte de
gli
Spa
gnuoli habitanti neL Cu7-!o hannofatto gia piantaremelá
goli,
&
limoni,fichi,uue,
&
altre piate di Spagna,
{enza
que/lo
Ji
fanno grandifsimo platani;
&
ci
{on
oP?gnuolifa
poriti,
&
rnoltoodoriferi, bene a'deutro
di
queftemonta–
gne
&
felue obfcure dicono che c'e unagente tanto rufli–
ca,cheno hanno cafa ne robba;anzj uanno come animali•
.Amr1uizzando confiette uccelli
&
beftie que/le chepon–
no per mangwre ,
é'
non hmmo /ignori
ne
capitani;faluo
cbe perle grotteet uolti di arborifi ritirano,certi in unluo
go
&
aftri
in
altro ne/le piu
pa~
ti del!equali dicano ancho
ra(cbe ío non le ho uifle) che uifono certefimie molto
gran
di
che
uanno per
gli
arbori, con lequali per tcntatione del
demonio (che
r
empre cerca come' & per doue
gli
buomini
commetterannomdggiori peceali
&
piugraui et enormi)
-
quefli