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T E
nellepoffeflioni
con.leloro moglle uiue,
&
altrc cofe
pre·~
·~ate
che
lo~o
teneua1l0 inmoltaflimatione, come di fopra'
Ji
e
detto,conmolta prouijione di mangiare,
&
li ReYn–
gtU
(per quáto io ítefi) no
gli
uietauano niuna cofa di que
Sle,con tanto che tutti adoraffero il Sole,et gli faccffero ri
uerentia,alquale loro chiamano Mocia; in molte b:r.ndedi
L_Juefia citta uifono t:dificij grandif<imi difotto terra,et nel
le medejime uifcere d'ejfa hoggidl-ji truouano a/cune tano
le di piet
ra, & condotti,&
anchoragioic,et
pez'ZJ
di oro
di
que/lo
chefoi:terrau.mo, '
&
ce~
to ci deue effere nel
cir·.
ciúto di qucfla
cit'ta fotterrati grádifiitni tefori,f enza che
fappiano d'efti quei chefon.ouiui
,
&
come in ejfa ui
fuffe
tanta gente
&
il
demonio tanto infignorito d'efii per per–
mi[iionediuina,ui erano molti augureri, fatucchier
i
,
&
idolatrí,
&
di quefle reliquie non
e
netta del tutto quefia
citta,fPecialmente delle
f
attuchierie,prejfo di queSta
cittJ
·
ui
fono molte ualli :temperatiflime,
&
doue ui fono arbori
affai
di
diuerfefrutte;
&
ji
fruttifi
ca benisjimo runo,
&
f
altro,
&
portano la maggior parte a uendere alla cítta,
&
in queffo tempofi raccoglie moltograno,del qua/efim
no pane,
&
hanno piantato ne i /t,¡,ochi che dico molti me–
langoli,
&
altri arhori
di
frutte di Spagna
&.
della mede,
fi.materra,del
fiume
che paf!a perla cittd hanno
i
loro
mo
lini,&
I 2.
rnigliad'ejfaji uedono iluochídi doue cauaua
~1()
le tauole
di
pietra,
&
porte pergil edíficij
,
che certo
e
cofa da_uedere, piu
di
que/lo cheji
e
detto, ji creano nella
cittadel
CWZfO
molte galline
&
capponi coj
i buoni,
&
grasji come ingranata
di
Spagna,
&
perle
ual.liuifono
!JIJ1&~~~~'!~0e·&
capre
&
~ltribefliami,
cofi
di.Spa.._
·~ .
:·.
gna