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t

DE COSTVMI

ELLE

CE TI

quefto

castello u'ha

diece cbiefe, tre

di

Santa

Maria~

una

di

San

Michele,

una

di

San Nicola:

e

quefie

fo:s

iio

murate: l'altre

fono tutte di

legno.

Vi

fono ancbo

dentro

tre

belliflimi dppartamenti doue

dimora

la

nobi

lit4

della corte: il palazzo

poi,

doue

ft

fta

ii

Prenci:-;

pe,

e

heUiflimo, e

fatto

a

tu(anz.a

Italiana, ma none

molto

grande.

Ha

molti

hellt

Ducati /otto di

fe,

don#.

de

nee

ua

d

ogni hi{ogno di guerra,

in

duo

d

tre

di,

piu

cbe

ducento

milia huomi11i. Beueno

coftoro

ac~

qua,

e

queUa dolce

brnanda,

che

eflL

cbiamano Medo:

c--

un

certo

liquorc

form'itato h'

fii

cbiamano

Q.Eafo

fetz

Arano

la terr

acon

aratro

tutto

di legno : efol::;

cano poi le biade con /Pine,

o

con frondi d'arbori.

M4

rade

uolte

ui uengono per

lo

molto freddo

4

perfettio:s

ne

:

ond

' le

fog/ iono

fare

maturate,

e

feccare nelle

!tu~

pbe:

f?:J"

lUJ

oi le

b tteno,

e

ne cauano

il

frutto.

Vfa;:.

no

contra

il

fr

ddo uarie maniere

dt

fcdlfatoi,

edi aro=

ma

ti:

fanno una acqua.

ardente,

o

ii

folimctto

di

aues

na,

ednneUe erancho di

l:itte

·

co{l

gagliarda

epoc:

tent

,

cl

eJPefTo ne

diuengono ebrq:

non

hanno ne ui==

110,

ne

oglio.

Et

acciocbe

non

ft

imbri.tchino,

uieto

lo==

,.oil

prencipe

deUa

clttd

ogniforte di

b

ua.nda,

cl1e

ine–

briaffe

,fotto pena d Ua uita:

folamente

die loro licen::

tia

di

poterla

ufare due,

d

tre uolte l'anno. Spendono

monete d'

argento,e

piccole,

e

grandi:

la forma

delle::

')Udti

no

e

ritond.t

,

ma quadra, e

lungbetta

alquan::

to; cbe efli la cbiamano

Dzuuingis;

parlano in lingu<1

fchiauona :

offe neano queUa

med

ftmd

religione,

cbe

i

greci.

I

loro

VefcouiftannofottoilPatriarcbctdi

Co::

srantinopoli:

dalqu

le

uengono ad /Jere

confermati

...

r

Adorano