Fig. 19 - Stilizzazione da huacos Nasca.
l'esemplare della collezione Sutorius, museo Linden, Stuttgart.
Come si pratica ora tra gli Indiani delle .Amazzoni, ricorrevano
alla cottura a fuoco.
savano l'argilla ordinaria e le marne, e
i
servivano del caolino per lo smalto.
Nelle huacas insieme alle ceramiche si trovano ancora tes–
suti a disegni finissimi e a colori vivaci rimasti inalterati col pas–
sare dei secoli. Filavano il cotone, il maguey (.Agave americana)
e quattro specie di lana, prov-enienti dagli auchenidi. Con la vicuña
e col pelo della chinchilla e della vizcacha
(Lagostomi1s tricho–
dactylits )
confezionavano gli scialli
(mantas)
piu preziosi. Esegui–
vano pure tessuti con le piume. L'alpaca dava lana fine e di molti
colori.
11 co one
(iltc
in ;Keshwa e
colla
in .Aymara) dell'epoca pre–
colombiana
e
la ari ta conosciuta ora col nome di aspero e semi–
aspero. Pianta
erenne che per la sua lunga fibra
e
oggi molto
apprezzata in commercio, ed
e
scienti:ficamente chiamata
Gossy–
pium Peru·viamtm.
Confezionavano le tele grossolane col filo del maguey
(chiwhau
in Keshwa), pianta largamente utilizzata. Dalle foglie estraevano
una fibra robusta per fare corde, reti e fondali, ed un filo per tele
ordinarie. Col sugo della foglia facevano bevande. .Aveva la pianta
molteplici virtu terapeutiche e serviva per dare ai capelli un co–
lor nero corvino.
Narra Garcilaso :
«
In una caldaia bollivano le radici del
maguey e l'india per due ore vi teneva immersi i capelli, vol-
Fig. 20 - Stilizzazione da huacos Nasca.