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252

l!'LESSIONE -

OIUGINE DEGLI AFFIS&I

sapiente, che sa:

tudo-s

il sapiente, il dotto,

visctlo

porLante:

viSéilo-s

grav1da, Finnico

kive-

pietra :

kive-kse-

pietra per rete

da pesca; Greco

<nea{Jó-

losco :

01;eáf3w-v

il losco, n. pr.

_¿;ieáf3wv~

Le classi dei sostantivi del Bantu non derivano I' una dal–

l' altra, ma sono tra loro coordinate.

306. La formazione dei nomi e dei verbi precedette la fiessione

intesa in senso .ristretto, cioe la declinazione e la conit1gazione,

le quali rnancano in molte lingue che pure abbondano di forma–

zioni tematiclle. fotendiamo qui parlare dei casi del nome e delle

persone del verbo.

Il soggett.o della proposizione in origine non pote in niun modo

essel'e

indicato se non mediante· la collocazione. Piu tardi venne

indirettamente significato da un pronome: Latino

equo-s cwTit

cava! lo esso corre. Anche l' oggetto manca di un segno speciale

nella rnaggior parte delle

lingue. La stessa

idea di possesso

(genitivo)' fu espressa

in oriofoe col semplice accostamento del

nome del possessore aquello della cosa posseduta: Aral.Jo

halbu-hu

cane-(di)-lui, Gane suo; cfr. Greco

na-r:e-áóú<poq

fratello del padre,

Lat.

mas-ce1·da

sterGO di

topo. Pin tardi verrne

indirettamente

significaa in nri modi,

Tel

" 1bo ll soggett wronominale non sempre e incorporato

e in molti casi

· puo c nsi

co1111

s n1pliceme11te accostato,

per es.

ro

cli-tandtt

io am

:

di-kit-landa

io ti amo.

1

1

e

clinaz.io11e s no frequ nti 1 tracce della funzione indi–

stinb~.,

o per meglio dire della pluralita di funzioni, degli elementi

formativi'. Cosi, per e empio, lo

-s

del nominativo e lo

-s

del

genitivo-ablativo indoeuropeo sarebbero in ambedue i casi il mede–

simo elemento con diversa funzione secondo i 1 van Wijk : cfr.

anscr.

bha1·-á-s

nom.

=

Greco

<pwe-ó-q

gen., Greco

taie-ó-q

nom.:

naie-ó-q

.Q'en.,

óó-ó-q

norn.:

noó-ó-q

gen.

307. L'

orig~ne

degli elementi

formativi cost.itui

finora un

problema insolul.Jile per essersi limitata 1' indagine a poche lingue,

e non delle piu arcaiche. Bisogna distinguere due categorie.

Le classi nominali, com1weso il genere e il numero; hanno

avuto ori gine dai pronomi; e cosi pure in o-ene rale i casi .b nch·

la ma¡_rgior parte di essi si ano forma ti con posposizioni.

Tutte le rimanenti formazioni hanno avuto ')rigine dal verbo.

I verbi deri vati provengono da composti verba

Ji

in cuí uno dei

termini, avendo un significato generico, pote assumere il carattere

di affisso. E

i nomi deverbali sono

formati con suffissi che si

sono r e i indipendenti dal verbo; per tlSempio Galla

IJ,al-ma

per

*!J,al-mna

e

vittima

>

da

IJ,al-am

passivo di

'JJ,al-

schlachten,. cfr.