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l!'LESSIONE -
OIUGINE DEGLI AFFIS&I
sapiente, che sa:
tudo-s
il sapiente, il dotto,
visctlo
porLante:
viSéilo-s
grav1da, Finnico
kive-
pietra :
kive-kse-
pietra per rete
da pesca; Greco
<nea{Jó-
losco :
01;eáf3w-v
il losco, n. pr.
_¿;ieáf3wv~
Le classi dei sostantivi del Bantu non derivano I' una dal–
l' altra, ma sono tra loro coordinate.
306. La formazione dei nomi e dei verbi precedette la fiessione
intesa in senso .ristretto, cioe la declinazione e la conit1gazione,
le quali rnancano in molte lingue che pure abbondano di forma–
zioni tematiclle. fotendiamo qui parlare dei casi del nome e delle
persone del verbo.
Il soggett.o della proposizione in origine non pote in niun modo
essel'e
indicato se non mediante· la collocazione. Piu tardi venne
indirettamente significato da un pronome: Latino
equo-s cwTit
cava! lo esso corre. Anche l' oggetto manca di un segno speciale
nella rnaggior parte delle
lingue. La stessa
idea di possesso
(genitivo)' fu espressa
in oriofoe col semplice accostamento del
nome del possessore aquello della cosa posseduta: Aral.Jo
halbu-hu
cane-(di)-lui, Gane suo; cfr. Greco
na-r:e-áóú<poq
fratello del padre,
Lat.
mas-ce1·da
sterGO di
topo. Pin tardi verrne
indirettamente
significaa in nri modi,
Tel
" 1bo ll soggett wronominale non sempre e incorporato
e in molti casi
· puo c nsi
co1111
s n1pliceme11te accostato,
per es.
ro
cli-tandtt
io am
:
di-kit-landa
io ti amo.
1
1
e
clinaz.io11e s no frequ nti 1 tracce della funzione indi–
stinb~.,
o per meglio dire della pluralita di funzioni, degli elementi
formativi'. Cosi, per e empio, lo
-s
del nominativo e lo
-s
del
genitivo-ablativo indoeuropeo sarebbero in ambedue i casi il mede–
simo elemento con diversa funzione secondo i 1 van Wijk : cfr.
anscr.
bha1·-á-s
nom.
=
Greco
<pwe-ó-q
gen., Greco
taie-ó-q
nom.:
naie-ó-q
.Q'en.,
óó-ó-q
norn.:
noó-ó-q
gen.
307. L'
orig~ne
degli elementi
formativi cost.itui
finora un
problema insolul.Jile per essersi limitata 1' indagine a poche lingue,
e non delle piu arcaiche. Bisogna distinguere due categorie.
Le classi nominali, com1weso il genere e il numero; hanno
avuto ori gine dai pronomi; e cosi pure in o-ene rale i casi .b nch·
la ma¡_rgior parte di essi si ano forma ti con posposizioni.
Tutte le rimanenti formazioni hanno avuto ')rigine dal verbo.
I verbi deri vati provengono da composti verba
Ji
in cuí uno dei
termini, avendo un significato generico, pote assumere il carattere
di affisso. E
i nomi deverbali sono
formati con suffissi che si
sono r e i indipendenti dal verbo; per tlSempio Galla
IJ,al-ma
per
*!J,al-mna
e
vittima
>
da
IJ,al-am
passivo di
'JJ,al-
schlachten,. cfr.