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AL1'Rl CASl
-
FONDAMl!:NTO PSICOLOGICO -
ENANTIOSEMIE
296. Il
fenomeno della polarita si osserva anche in altri casi,
che non si prestano ad una facile classificazione, e non di rado
s' intreccia con ' l ' onomatopea.
el
BaLt~
(Indonesia) alJbiamo:
dfo1·ai·
strisciare (in genere)
dzi1·i1·
i"d.
di animal i piccoli
clzitrur
id. di animali grandi
Nello Ewe
zo béhe-behe
esprime il modo di andare di persone
deboli,
zo boho-boho
descrive· l'andare di un uomo corpul ento, ecc.
(v. Westermann, Ewe-Spr. 88). Feno1rn;rni simili si osse rvano in
t utte l e lingue, ma in alcune (conrn nel Mangiu e Giavanese) sono
particolarmente frequenti e caratteristici. Cfr.
zig zag, din dan
don
e altre simili espressioni.
Una certa antit
4
es i vocal ica possi amo aspettarci nell' afferma–
zione
E'.
negazione. Lo Ewe ha
é
si:
o,
óó
no. Austr. 80
ngyay
si:
ngawo
11 0,
166
yauai : wa .
Non par e che l' antites i sia frequenLe.
L e antites i
fonetiche come Indoeur.
ped-
:
pod-
<pi ede) 11011
oosl.ituiscono fenomeni di polari fa. V.
la Fonologia.
297.
I
fenomeni el e abbiamo· fin qui studiato dipendono da
una cer
e
11
tu r le co rrispondenzq, · tra i suoni e l e cose da ess i
sig11ificate,
pe ·cio ha1rno u!l t'ondametito psicologico, che qui non
possiamo incaga · . Gia. flatone a¡veva notato il fatto quando fece
dire a S c-i:a
ne! Crati lo che i l suono i e atto ad esprimere
cio eh
no,
.L110 e
1
ene.tra11 t , 011d
anche
lévai
(c. XXXVII,
426
e -
427
el ).
E mol
Lo
interessante '
il caso riferi to da Geor g
von der Gabelentz di un r agazzo, il qual e vari ava le vocali delle
parol e da 1ui cr ea te secondo la ·gr andezza degl i oggetti :
l ak eil
sedi a ordinaria,
lukul
segg iolone,
likill
segg iolino;
meni
luna,
piatto,
·niom
o
mum
scodell a grande,
mim
(cinqoe vo l te ripetuto)
stell e ;
papa
padre,
pupu
il medesimo
i11 pelliccia ·(Die .prach–
wissenschaft2, 65). Simi !mente nel
'l'
'wa (America sett., Pueblos)
he
arroyi
to
:
hu
arroyo,
mben
1 i ttl e bend :
mbu'll
big bend,
phigi
smal 1 and flat:
phagi
l arge and flat.
298. •
Ci r esta da far e un cen 110 sulle pr etese ená11 tiosemie.
Cario Abel credette di avere scoper to una legge del pensiero
del linguaggio prim itivo, secondo la quale ogni idea sarebbe stata
concepita insieme con
l a sua opposta, qua i gemelli
indissolu~i l
mente uni ti, e una sola e medesima parola av r ebbe significato
tale complesso. Egli si fondava specialmente sullo antico Eo-izi o
in cui, per esernpio,
ken
avr ebbe significato tanto
e
for te) quanto
<debole\ ma pr opri amente ne l' una cosa
ne
l ' altra, -bensi la
correlazfone e la differel)za di esse nello stesso t empo.
Inutile