34.
DeUtttfJerrddi Fiandra
IJ~uand'io
perm_ettefai
qualfiuoglia adito aU'herefia.
~ef19
perír:o/o
quando
ji
lieui., rendera-·
pi~
[aci/e.
parimente
il
rime
dio dell'
altro
:>
che pojfa nafcere
ilá'
qua/che
humor
peceante
d,
ambittone in
ale
uno
Jégrandi. L:lambitione d,ordinari·o cerca
i
prete–
fli;
onde
hifogna
fare
in modo,
che·
non
gli
truoui.
Sopra
ogn~altro
e
fjetiofo
que/lo
della
cofcienza.; e
chi
piu
machina .contra
zl
ben
fublico
:J
piu
cerca
per.
tal
11ia
d~;i¡parir
ze/ante
nel
procurarlo.
Tolta
'Vial'tjuefroccajione
cost .plaujibile,
cejfan.o le
altre
p.iufaci/Jnente,
che
pojfon ·far
trafcorrere i
popoli
aUe•.
tur6ulenzy.
Voi (
mia
foreU
a)
conofcete
molto .
he- .·
ne le
qualita,
che concorrono in quefli
dr:
Fiandra
,
e la forma cm la
qua/e.
Ji
debbono
gouernare.
Na ..
[cono quafinon m·eno aUa liherta,
che
aOa foggettio- .
ne; chi comanda bifagna', che prieghi; e
Jpej]e
11ol–
te
conui~n
cedere
in
'Vece
di
conflguire.
A.
qu. efl~
forte
di
nature
,e
necejf'ario
di
tenere
aggiuflato..
proportionatamente
¡¡
gouerno;
e peráo
conuerra"
che
Yoi rvftate
ogni
diLigen~a
in
far
goder.e
i
priui–
/.egi,
e le
imunita
confuete al
p4efe;
(t)
·¡n
procurar
per
ogn'altra
'Via
di
ten&r
fodisfatti
i
popoli
neUe
Terre
:Je
Citta,
che
fono
conflituite
quafi ajfoluta- .
mente
in mar¡ loro.
Fra
.r
otio, e
gli
agi
11iue
quie-.
ta la moltitudine ,e poco a/lora
fi
puoúmere
,che
gli amhitiofi·:J
o
muouano le occulte fraudi-per .dif..
eomporla
.;
9
inforg
ana
¡iu.ardit
Ament.c.
con le apef;te
J
·
cofji-