· , ·
libro
Settimo :
391 :
fo quel
f!_anco
della
PiouiÍlcÍii
per vna
parte
dal
mare,
per
vn'altra dal golfo di Zuiderzee ,
·e
quafi _per tutto
il
refiante da
varij
feni, e
canali,:
e f
»iglian.doforma percio di penifola,
110n
lafcia
fe J1C?n
be·ne
angufl:o lo fpatió da
entrarui per
ter~a,
e,quitfi
:Gede
Alcmar
vn
poc·o
piú
aden~ro
delhngreffo
accennato .
Per
hauer dunque fi...t .
E
quanro
. . . 11
l'
h
r
1mportaffe
c ..ura
111 tJUe·
.ªparte entrara, e perc
.e non
po1-
il
ri~mrar:
-
íedendoG
pnma quella T erra,
non
fi
poreua_,
feeíl~~
pof.
fperar
r
a~quiito
dell'altre in quel tratto' deter–
n1inarono
gli Spagnuoli
di rr1etterui
fenza
dila-:
tione
alcuna
l'affedio.
Dell'altre, le
piu
prínci-
· ·.
pali
erano
Encufa;
·& ·
Horno,
che
fono
~unbe~
¡¡ncura. ,
.du
1
e firu<lte fu'}
máre;
quella
su
la bocea fl:eíTa_,,
Horno~.
ehe
fa
il-
golfo di
~ui~erzee,
e.
quefl:a dentro
al -
golfo·
.ifi
poca
di&nza dall'altra_, e fu'l mede-
mo
lat-0·r
a1nbedüe
di
gran
fan1-a
nella
fabrica
di
va.fcdli'; e di
buon -concorfo
ne
gli affarí
di
1ner-
cantia . D'a quefte
due
T
erre,
e da
ogni
altra.J
del
Vaterlanr, s'
eran-0
fomminH1rare·
fubiro
Íll.J
·Al~c1nat
le
protüfioni'
nec!e1farie
: p~r
fofienerui
l'affedio.
Acca1npatO' che vi
flí
au.I):que
intor-
Accampa-fi
no l'-efercito Re-gio,
la
prini.a
attione
s'in1piego
~:f~~,!~~
.
in leuare a'nemiti
vn
picciolo forre, ch'
eifi
ha-
ror~o
ad
¡;
r
·
l l
tl
ll
T
Al
emar ;
ueuano iatto 1opra vn cana e, e
1e aa
a . erra_,
con breue
interuall~
entra in
vno
di
quei .piu
vi-
!~ ~~~~i~t
,cini
fta.
<Jr.ni,
e per
doue
{i
poteua
ú·ceuer
piu
facil-
~ore~
di
b
.
1UOU •
n1ente .