Lihro
S
ejto-
• .
tal
dífegno,
potrebbono con ogni vantaggio af–
faltare
i
foldari
Regij nel,raccofiarll
al
terreno
a~óuno,
e facendone
vn
~ran
macello ,impe-..
dir
loro, che
noti
poteffero
111
modo
alcuno
fer–
maxui ilpiede.,
Nelqualcafo,chegíouerebbe
loro d'
eíl~r
felicen1ente
vfciti prün_a
dalracque,
Le
doueffero
poi
in
vltitno
refbr
pre
da miférabil
del
ferro
?
A
que
He
difficolta
1noífe
daU'
A
uiia ,,
e dal
Mondragone, non
G
refe·punto
il
Piumart~
Anzi
fofl:enendo egli
fen1pre
piu
il
fuo
paren~-'
)l
u
Ptumart
affermo,c
h'
a
Iui dau
ar
animo di trquare·il g,uado
1
}~~~~~~r~,
ficui;o,
~
ch,
e
gli
farebbe
poi fl:ato
il
primo
co,i
foldat!
~.
paíI1rlo.
Che in
cío
confifteua
l'ünpor~
tanz4
inaggior
dell'in1prefa;
la qual
{i
doueutG
íenza
dubbio condur fotto
vny
alto fegreto> fiche
foífe qaaíi
prima
efequita,
che
publicara ..
Non.
tardaron
dunque
l'
Auila ,.
&
il"Mondragone
piu
oltre
~
Ando
il
Plu1nart infierne
con
due.Spa-
gnuoli,
&
vn"altro
paefano de"piu
pratichi,.
e tro..,.
Truoua
¡¡·
uaron?
il
gua<lo a propofito . EraG alla
hnu
~~:~~;
1
j
3
d:Otto
bre, e
la
·ftao"iotie
tuttauia correua n1olro
v.iafr
pi.glia
.
b
,.
. .
,
.
rifohmo·
benigna, e
1nofrraua.
d
arndere
anch
eífa fauo-
ne·d'imro-
1
I d .
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Ü
d
{'
d
, b
durre il
reuo ro-ente a
·
uegno.
n e. ucce ura s1
e-
foccorfoe
ne la
pruoua
del
tran!ito,
fegu! fubíto la rifolu-..
tíone, che per
quella·via
fi
doueífe
rentare
il foc-
~
tale
ef~
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