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:- "

lI

IS TO.RIA

G'

ENER.Al'

l

fandolo cbe

fenz...~

coba.ttere uincerebbe la giornata,

tf'lfi

no gli efferciti

al

tratUJ

d'un

archibuggio,

e

raccogltcuano

Mendoza,

&

Centeno, cbe perqueffo rnedefimoejfetto

fi

fecero innan7J,quelli cbe

p:!ffauano

delL'~ffercito

di 'Pi'Zar

ro_,a quello de

L;zgafca,in

quel

mezy

che

gli

archibugieri

de/tuna

banda ct l'altra

(c:iramucciauano, 'Pietro

Marti·

no di

~icilia,

&

altri occidendo quelli cbe

ft

f

uggiuano di

Tizarro ma

no

poteano ritenergli,perche

ft

ne

pa/Joron~

tutti

in/if;ne

trentatre

arcbibugic-ri_,

&

fubito buttoron<>

rnolti

L'arme in

terra,dicendo che non cobatteriano

cotra

if

fuo

Re,et

in

bre14e

ft

disfecero

Lifqucrdroni,

&

cofi reffo

rono

sbigottiti

'Pizarro,&

lifuoi

capitani,che

no

potette

YO

cobattere,ne

rnaco uolfero foggire,&

fuggironopigfia.

ti,come a

dire

a

mano

falua,domando

Pizar,"O

a

Giouan

ni de v4.cofla che

faremo

noi,

&

gli rifPofe

andiamoci

noi

anchora aLagafca,andiamoadunque,diffe egli,morire ca

me Cbri(liani,parola

di

Chriftia110,

&

animo inuitto,per

che

piu

prrfio

uol[e

r

ederfi,

che

fuggire, pcrcbe

mai Lifuoi

inimici

gll uiddero le ffialle,uedendo appreffo

di

fe

Villaui

centi-0

gli domando c,bi

era,et egli

rif}ondendo come

era

il

·

fargente maggiore de/ campo Imperittle, diffe;

&

io

[on

quel

difuenturato

Gozallo

Ti-zarro,

&

gli

dette

ii

fuo

floe

co,andaJJa dagentzllfsimo Caualliere,et mo/to leggiadro,

fopra un potcnte

cauallo caftagno,armato di

un giacw di

maglia

&

coraccina fini/]ime

&

ricchi[Sime, con una

fo–

praucfia

di

rafo trinciato,

&

uno belliftimo

Pf

mo de

oro

Jo

pra la tefia,

villauice~

mo/to

allegro con fimil prigione,

l-0

mcnb

fubito,cofi come era a

Lagafca_,

ilquale fra

le

a/.

tre

cofegli

difse

,ft

gli

pareua

hene

hauerfi ribellato

con

il

~nf