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111.~'r(J'RIA
GJ!N.f,1(.Att
&
/,auere licentia di poterlo disfid4re a battagli;:ifmguf(;
tf,
·
&
andando negotiando queflofi
mo~(e
in
ValladolidJ
doue era la corte
allhora,
&
perchemarfe
in tre
dz,diffe~
r.c
4/cuni
chefu attofiicato, ·era Diego di .Almagro
natNr'4
le
di
v1.lmagr:_o,mai
ft
feppe
di
certo cbi/ufuopadre,ancor
cbe
/i
fece
di/igentia,
diceuano cbe
~ra
'Ptete,no
fapeua leg
~re,era·anj,_mofo,diligentiflimo~
ami6if1imo;
ai
honore,et
fi.1ma, era
libera/ifsimo,ma
accompagnato
couanagloria,
perche uoleua
che
fi
fape!Je
da tutti
quello
che
daua,et
p~
la fua liberalita lo amauano lifo/dati,&aaltttJ
bandag/4
trlr.tt.iua.
malifsimo
con
parole
affirljsime
,et
qualcbt
uolt~
con lemani,p.erdono piu
di
cetJto
mi/la
d11cati
,rompedo
l~
"Obligationi,
&
poliz..e di
qu~/Ji
chegli erano
debitori,
&,
che :mdorono
con
lui
alla
proui11cia
del Chili
,
liberalita
di
*Prencipi,piu cbe di
foldato>
ma
quando morfe
non
ci
fu
nitf .
no
che
metteffe un
panno
f
otto1ifuoi genocchi,
do11e potef
fe
ftare,quellafua tefla braua, tanto· apparfo peggio-14
fua
rnort~,
r
qua.nto eglifu manco crudele
;per.chenonuolfa
1-nai
amc1:z~re
huomo che dipendeffe da
Francefa<>
'1'~
~aro,mai
fa
maritato,ma hebbeunfigliuo/o
t;o
una
Indi4
ila
di
7>
anamd:1
cbe hebbeUmede{imo nome
,
&fi·ali~u~
henifsirno,ma
finz
m,,1{e
come.diremmo
poi.
.
·
Le
conquifle che
ft
fectro
doppo la
morie·
di
.Almagro.
.
Capitolo.
·
.
142.
.
"
·
PIE TR
o ,
diPa!diuia. ando
co11moltlspagnsofi4
tontinuare
la
conquifla de/
chili,
che
principt0
.Almagro~.
f>(}pu/o
&
comineio a
contrattar-e con
Ii
naturali
,che/()'h•.
utuano ri&eu¥tQ
pacificame__nte,
mtc<>r4
ci?J
~con inga~
t.
_·.
perch: