RISTO! Iv!.
GE'Nft.R..ALE
\
ua.necmdo
molt
0
allegro
&
galate, et lo
meno
al terz...o
dz,
fu
Turnaco benifsimo
riceuuto,
&
interrogato
de/ oro,
et
delle perfe,perchep()rtauano le doi cofe alcun7 dellifuoi,
allhora lui
rnado
per
tat.o
oro che
peso
(eiceto quattordici
refi
de
oro,
&
dugento quaranta
perle
groffe,
&
grandif
fima fumma
di
minute,coja ricchifsim:z,laquale mofirafe
ce
fa/tare
di
piacere
molt·i
Spagnuoli,
Tuma
co
uededo
cht
le laudauano tanto,
&
cbe erano ta'nto
allegri
con effe,
comado
a
certi feruitori fooi andare a pefcarle,loro
andor
no,
&
pefcorno dodici libre di perle in pocbi
dz,
&
ancora
.glie le dettero,flettero ammirati
Li
Spagnuoli di
tateper
le,et come non lo fiimauano Li patroni, perche
no
folamen
te le dauano ad efsi,ma ancora portauano ne/Li remi co-
.
me ricamati,ancor cbe credo che le doueuan mcttere
per
t,etilezrza,o gradezza,et come
dipoifi
{eppe,la principa
le intrata et ricchez'Za di quelli
/ignori,
e la pefcaria dellc
perle,Valuoa
diffe
a Tumaco che haueua ricchifsimo
pae
ft
fe
lofapefse induflriare, et che gli direbbe gradifiimi
ft
creti di efsa quado ritornafse per
li,
·allhora egli et ancora
Ciape,gli difse che la[ua ricchez'Za era niente in
comp~
ratione di quella delReTerarequi, Ifola abondantifsima
di perle,che era apprefso,ilquale haueua piu
grofse
per–
le, che un occhio de huomo, cauate
de
gli
oflioni,ouerq
ma
tre perle
,t~to
grofse co,me cap
cl
le,Ii Spagnuoli baueriano
uolutofubito pafsare la,ma hauetlo paura de
urlaltrafor
tuna,come la pafsata,
lo
la[ciorono fino a/la ritornata,fi
~efPidirono
de
1:
uma_co,
&
ripoforono
netpaefe
de
Ci
ape,
zlq~ale a_pre~h1ere
di
Valuoa,fece ch,andafsero
treta
uaf
fa1li
delli.fuoz apefcare;, liquali in prefentia
di
fette
Spa-_
gnw;/&