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HtSTORI.A.
OE'JX._ltl{.AlF.
r:he
Ji
creano mo/to ben,bora
fiano
dolci,horafian~
agr1,
ci fono molte
cannafifiole,cioe
caflia
naturale
,ma
uani,o
trifli, quelli che
ft
fono
fotti
di
peppitc o
granelti
di
ffeeci4..
li,che di Spagna
pajforono la,e
eccellenti(Jima,& ingrd.
diftimo numero,fe non la
ruuinaffero
le formichejtutte le
bcrbcdi
uerdur,.i de
horti
che
portorono
di
qua,
fi
fann9
diuitiofamtte,etato uitiofi, chenongrauanolipiu,come
,
Jono
radici,lattucche,cipolle,petrofomolo,caub,carotte,
rapi_,
&
cocomcri, quello
ch~
ha
moltiplicato
in
gradifti..
ma rnaniera, e il
~uccaro
che ci
fono
fino a
tr
eta
ingegnii
&
trafichi
ricchiflimi, quello
che
piato cane
dolci
prim1>
che niuno
altro
ju
'Pietro
di
.A.tien~a
,
ii
primo che
cauo
rzuccaro fu Michele balhjlriero
Catalano,
&
quello
cbe
bebbe
prima
che niuno altro
mafferia
di
cau.1lle
fa
ii
dot
tore
Goz..._allo di
Velofa_,ancora cauano balfamo baflardo
tli
uno arboro detto
Goaconax,
che
odora
beniPimo,
&
.
arde
,come cuore
di
pino
,ii
primo
che
lo cauo
fa
&Antonia
di villafanta,p-er indufiria,e
aui{o
di fua
moglie,che
era
-lndiana,caualo fimilmete de-altre cofe,
&
ancor che non
i-
come que/lo di
Egitto,o
Giudea
e
buoniflimo
perpiagbe
&
dolori,
ci fono infinitifiimi uccelli
in
qutfla
Ifola cbe
no
ci
fono in HifPagrra,et
mo/ti
come
in ejfa
,ma
no
ci erantJ
pauoni, ne
galline, quelli
fe
creano.poco et male, quefle
Yaolto
e bene,se-za differetiarfi r:iete
di
come fono
di, qua,
falu.o
che Ii galli
no
Catano
a
me'Z.._~'!-
notte, le cofe che co
me
raercatie
ft
portano
ordinariamete,et in
qu#titadi
q•
fl.1
Jfela
a
quefle
bade
di Spagna,fono
'Zuccaro,uer'Z._ino,
IJ,,1/famo, caftia, CO>
ami,
e
a'Z_UYYO; o/tramarino
finifsimo,
!fo meffe qm:fto c.apitalo tcht
tutti
.
conofchino
1
et
fappi11
no~