'PRIM.A. 'P.A.RTe
fe
del Colla9,
J
grandi{Jimo piaccre,uedcre ufáregl'India
ni con
i
loro aratri
in quefli
cafiraú
&
la[era tornare alle
lor cafe carichi 'di>legna, mangiano dell'erba del Cflmpo , ,
qu:tndo
ft
lamentano, co/c.-indofi come
gl~
camllü grída,.
no"c'e un'altraforte
di
befliame, alqualeohiama1Jo
g11a–
nacos
,i
é¡ualifono molto grandi ,
&
ftrhtatichi,
&
afa/–
ti
uanno oorrendo con tanta legg.ieroz-za, che il leuriero
chegli ha da giungere
ha
da·c:jfer leg"geriflimo & piu che
perfetto;oltre
a
quefli c>
e
fi.milmente altraforte
di
que§fo
pecore ollamas,allequali chiamano uicunias : queflefono
piu
leggiere che ligunnacos;anchora che piu piccoli; uan-.
no peri diffio:pulati
;
mangi:mdo deltherba che Iddio ha
creata,la lana
di
que/te uicunie
e
eccellente, & tutta c9fi
buona,che
e
piufina che quella de/le pecoremarine di
Spa
gna,nonfo íofe fi potrianofare panni d.'ef]a, fo che
e
cofa
da uedere
le
robbe che fi faceuano di
efle
pcr
i
fignori
di
quefli·paefi.,la carne di q11efie uicunie et guanacos, tira il
fapored'efFia carncfaluaticina,pero
e
bt4ona~
et nella
ci~
ta
della 'Pace mangiai io nella cafa del Capitano .A!Ofo
di
Mendozza carwefalata di uno di quefli Guanacosgrajfo
,
&
mi par
fe la migliore che mai haueuo uifto in uitta mía,
e'
e
anchora un'altra forte
di
befliame domeftico,alquale
chiamano 'Pacos,ancborche
e
hr11tto,
&
pieno
dí lana,
~
della grandezza delle
lane
o pecore:f alu<réhe
e
piu picco–
le,gli
agnelli quando fono teneri,
fon ftmili_a
quei di Spa–
~na;parturifce
una uolta
f
anno.
Delfarboro