PREFAZIONE
n
libro che presento non ha pretese: e la semplioe e disadorna
narrazione di fatti e l'esposizione di osservazioni che non credo prive
di interesse.
N el ventennio della mia dimora in Lima, oooupavo con piaoe–
vole oostanza le ore libere nelle lettiire inoaiohe e nella visita dei mu–
sei. Sempre volentieri parteoipavo ad esoursioni, e di frequente oer–
oavo
i
oitltori della storia dell'antioo Peru.
N ello studiare e nell'investigare tale argomento, ad ogni istante
ero soverohiato dal caos delle ipotesi che presenta ogni problema ri–
guardante l'A merioa.
Ognuno prese,nta si pposizioni e teorie con un prooesso analitioo
senza fine. Non v'e aut re che non voglia affermare un
quid
nuovo.
E oos?-, ohi ama erudir
i,
legge molto e si perde, perche non puó
formarsi un giusto
definit'l1Jo criterio. Viene ció dalla qualita degli
studi, ma anche .non poco dal non sapere spesso fare astrazione dal
proprio io, sottrarsi dall'ambiente e dalle oognizioni attu,ali, riferen–
dosi alla mentalita dei lontani tempi.
Di dove e venuto l' A merioano ? Non credo vi sia punto della terra
non segnato come sua oulla. E le teorie, ad esempio, sul lago Titioaoa?
Un vero rompitesta. Le cose piu semplioi sono spesso le piu diffe–
oili a oomprendersi.
La souola di Manohester stabilisoe l'influenza della cultura egi–
ziana sulla incaica, perche gli Incas adoravano il Sole, usavano la
forma trapezoide, le terrazze nell'arohitettura, eco.
Gli Incas nelle fredde Ande adoravano il Sole come la cosa piu
neoessaria, mentre gli Y ungas della costa adoravano la Lima che per–
metteva il lavoro e la pesca nelle fresohe notti. Usavano nei vani la
forma trapezoide perche, restringendo il vano dalla base verso l'alto,
si dava nella piu semplioe maniera solidita all'apertura. E non
giunsero all'idea dell'arco e della ruota, perche, manoanti di preciso
7