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~IUELLlfü
Sl: I
~rnLANESIANI
2. Le isol e furono abi tate da una razza di color cu1 o e dai
\
'
capelli lanosi con 1inguae:gio proto-malese, che piu tardi
f'u
adot-
tato da una razza di color chiaro e' dai capelli rigidi del ceppo·
siamese, sopravvenuta dall'Indocina; onde·il variare del tipo fisico·
in contrasto con I' un ita linguistica. Ma in , tal caso si dovrebbero
trovare tracce di
lingue indocines i,
e
l e lingue melanesiane e
polinesiane dovrebbero essere piu arcaiche dell e ma:lesi, il che–
non e vero.
3.
Le isol e dél la
íela11esia
furono abi tate da una
razz~
di.
color cupo e dai ca11elli lanosi con
Jing~ao·g io
proprio« papuano
»~
e piu tardi sopravvenne da! continente asiatico una razza di eolor
chiaro e dai capelli ri g idi con linguaggio « maleopolinesiaco
»,
la quale in parte stermino g li aborigeni o li ridusse nell'interno·
del le isole, in parte si
m~scolo
coH essi, impon ndo loro il 'proprio–
!
i
ne:uagg io.
Il Müller accetto lé!-
terza ipotesi e, ritenendo che il primitivo.
idioma papuano non pote estingu rsi senza
lascia r traccia, cerco
di scoprire dei <«residui JJapuani
»
nel Nengone. I iu tardi, quando·
il Ray (nel 1891
IJb
climosü-a.o
l 'esistenza nella N. Guinea di
vere
lingue papuanc nettamcnte distint
dalle melanesiane, il
l\Iüller ritorno
s~1ll'
ar ·o
i
n
elel ranclo il
trion~
della p ·opria
tesi. TutLavia, come o
·s
r a 1 Schmidt, dalla semplice sistenza
di lingue pa1rnane
(nella •
uin a,
11011
nella · 1 lanesia) non.
ne viene come l egit.ti11
ns_eo·uenza che
o·l'
idiomi rnelanesiani.
alJbiano avuto orio·j e
a
a mescola 1za co 11
se-.
Lo
chmidt stesso cerco poi <li clímostrar
che
la li1wua di
avo, piccola isola in mezzo al gruppo
alomone, non e rnela–
nes iana rna papuana, e da questo fatto
li1wuistico trasse unai
conclusione antropologica ed etno logica confermante l a teoria del
l\Iüller, gia caduta in discredito. Egli riti ene (ma con argomenti
assai
d~boli)
che
il
avo non pot' essere
tra¡~iantato
dalla r ..
Guinea, e g li assegna percio una relativa autoctonía. Come nel–
l isola di
avo, cosi anche in
altr
r eo·ioni dell'oclierno territorio·
melanesiano sarebberd esistite un t mpo popolazioni papuane, le
quali pero avrebbero in seguito 1'1.hbandonato il proprio linguaggio·
l1er assumere quello
el
o·l i invasori meno numero i degl' indigeni
per l a maggior pútc uomini, che
dove~tero
quindi prenclersi l e–
donne melanesian . Ne ri su 1 to che, da una parte, prevalse l a r azza
negra, dall' altra la lingua deo·J' invasori (Die Fr.
l\Iü_ll er' sche·
Theorie ül>er die Melanesier, niitth. cler anthrop. Ges.
in Wien
1909). Piu tardi furono scop rt.e aJtre lingue
«
papuane
»
nella·
Melanesia.
..