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12

IL

I Tl<JMA DI F. MUELLJm

Alla sua voila il Latino forma un gruppo con l'Osco e !'Umbro:

i

1

gruppo italico. Pero, mentre

I'

anti ca fase unitaria delle lingue

neo- latine, cioe il loro punto di' divergenza, e storicamente cou–

servata nel latino, la fase u11itaria delle lingue italiche, il- proto–

il.alico, appartiene alla preistoria, ma e necessariameute presup–

posta come l' eta giovanil e dell'uomo e presupposta dall'eta adulta.

e qui si

l'enna l'aggruppamento . Il grnppo italico insieme

con l ' ari o o indo-iranico, con

l'

arrneno, greco, albanese e coi

gruppi celtico, germanico e balto-slavo rientra nel piu ampio

gruppo che

i

tedeschi denominano

indogermanico e noi indoeu–

ropeo . TuLte le lingue indoeuropee sono

la continuazione di un -

linguaggio proto-indoeurnpeo, che naturalmente appartiene alla

preistoria, ma che mediante la comparazione si puo ricostrnire

nel le linee

ssenzial i con suffici ente esattezza.

E qui vi ene ovvia la domanda se codesto proto-Indoeuropeo

non sia alla sua volta, con altri simili capo-stipiti, la continua–

zione · di un altro liugua2:g io ancora piu antico. Ma poiche ci

troviamo ormai di fronte ad un gruppo di ordine primario, con–

verra prima vedere quil,nl,i di siffatti gruppi abb ia :finora stabilito

la g; lot

logia genealoµ;ica:.

12.

~\.I

el br

glottologo vienn se Federico 1üller spetl.a il

merito dí av r da a la prima classifjca.zion

gienealogica completa

delle lingu

de globo,

m

ntre,

el'

altt'a parte, su lui principal–

mente

r

~,

la r ponsabilifa di av ·

inti'odotto nella scienza

il do,..,ma

u

1

poligenism

lhigüistico .

I1 Müll r costn1i.

il suo sistema Q'enealogico per

la prima

volta nel 1868 nella parte etnografica della grande opera sul

viaggio dell a fregata

rovara, poi lo sviluppo ne! 1873 nella sua

«

Allg,emeine Et.hnographi e »

P

infine ne! 1876 nella lll troduzione

del

«

Grundriss der

prnchwissenschaft » . Egli stabili l 'esistenza

di

7c

gruppi

0

linguistici indipendenti, anz i, dichiarando di avere

in alcuni casi

riunito

in unita provvisoria lingue o isolate o

soltanto supposte co11nesse, vol le arrotondare la cifra e per le

1

i ngue

attualmente parlal.e ammise circa l 00 lingne-madri (Grundris ",

I,

1,

76 seg.) . Che

le

cent.o<~

v r sc hi edene

rsprachen »si

debbano considerare come dist inte in senso assol uto, cioe come

disconne se fino ab ori g ine, appar e da tutta

I'

opera del

1üller

(a pag. 71

per e empio

si parl a e plicitamente di

«

g rund-

er se h i d en e

r

prün~,e

») .

Cento diver e ori gini per un fenomeno cosi singolare e mPra–

vi¡:rlio o qual '

il linguagg-io umano

non e poco davver o. Ma

v' ha di pin . Non es endo il :.\Ii.ill er r iu cito a classificar e tutte