Lihro
Oitauo.
·
439
derar ben queJ
pritno ardore
in fe fl:effi,
fl011
po-
E
cómet·
-
r
_J.
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l
.
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r.
'
r
tono qual·
tero
no
contener11 wI non
1acc
1egg1ar a iua
ta1a;
che
difor4
infietne có
flualch'altra,
doue
piu gli
haueuitra-
d1
ine
f~'
1
.
.
~l
.
,
or
primo
fportatl in ·que! punto
la baldanza,
o ]o
fdegno .
ingrelfo •
Dopo
quefto
s'
attefe
con ogni
diligenza poíli-
,Trat~afi
hile a fodis.fargli.
Ne
perdeuano effi l'occafione
8a:/it
1
•
d'
accellerarne
r
effetto' per le
vie
del terrore '
e
fpetial~ente
del facco.
Onde non
paífando gior-
·no.,
ch'e'Íii
non.lo1ninacciaífero ,
e e
he
gli
·An-
uerfani
non
lo
remeífero,
cio
fu
appreífo
quefii
u
che fe·
di
tanta
forza,
€he
fi
rifoluerono
di
contribuire_,
~~~t~;:~-~
la
n1aggior fomma
del
danaro,
che
bifognaua...,,
~º~i~i~~
P
er
liberarfi
quanto
prin1a da si fipauenteuol pe-
pa.rticolar
·
"
.
.
gh
Anuer•
r1colo. -Conrentaronfi nonduneno gh Am1nu-
fani. :
·
tinati
di
riceuer in canto
di fei
paghe tanti pan-
ni,
&
altra
forre di
drappi, che furon lor proue-
duti dalla
Citta. N
el
riinanente fu
ron paga
ti in
danaro . E con folenne giuramento nella
Chie-
Q!iindi
f'.
.
d l
e
d
parton
di
1a 1nagg1ore
otrenuto
·a
ommen
atore
VJL
Anuerfa;
perdono ampliffimo in
no1ne
del
Re,
finalmen-
~;~~ªu~~l
te vfciron d,Anuerfa, e tornarono a riunirfi
co'l
~omrnen·
reíl:o -dell'eferciro, élúra di gi<l.rientrato in
01-
V::;:;~
1 d
I
.
.
ll
íJ
d.
perdono ,
an a,
&
Jaueua
com1nc1ato a
n1etrer
ane 10
a
Ley
den .
Fra
gli
al
tri danni, che
riceueron
lu
cofo
del Re
per
cagion
di
quefl:o
ammutina-
Perdita...
me nto,
rvno
de'pit'i
o-raui
fu
la perdita d'vn gran
g:auifsin:1a
b
.
d1
molt1
num~ro
di
vafcelli, che
il
Co1nmendat_ore
ha-
v~_fcelli
Re
ueua
gtJ •