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s
2
i
WtPffZi md11do
a
gli
.Auditori con
il
'Prouinciale fra
Tom~
fo
di
fan
Martino,
&
con Diego Martino fuo Capellano,
Jouegiuraua come la t•olonta fi1a,
&
quella de Ii fuoi,era
fol~1mente
de appellare delle ordinationi,
&
obedire alla
~ilOt:i
de
g/i
.AtJditori,come
"!
{tgnora,
&
informarc
f
Im
peratore
di
quato
a
fua
maefia
importaua,narradogli tut
ta la
uerita,
etfe tutta uia comandaffe che
fi
guardaffero,
&
effec11taffero le: fuc 'loue Legg)
,
che lo[aria ciuilmente,
4ncor cbe
uedeffe perdere il
paefe
&
i
Spagnuoli,
&
fola–
mmtc
de/
uice
Re
haueua
paura per effere
huomo
troppo
rigido
et chefauoriua le
cofe
di .Almagro,molti differo
che
que./lo
giuramenro
era
inganeuole, arriuo
'Pi~~rro
a/la
cil
ta
de lli
Re,
&
alloggio
L'effercito fuo a
doi
1niglia
dell.1 cil
ta,
come jeI'haueffe da af]ediare
&
combattere,domando
L?
~ouerna.tiont.rnin,uciado
glibabitati
delfo
cittd,La
maz
g)or parte de
qu.1/i
uofeuano da;
fi,
hauendo paura del/11
'11</tte,o
del facco,et perche defiderauano cofinarc,ct
fc~,.
ti.-tre
de/
t1ttto
le ordirutioni per que/"1 u1a
,
Cepeda
haue..
riauoluto dargli l.1 giornata,pci cbegia non gll giouau:mo
le
a/iuttie,per effere libero
i!
uice
Re
,ric/Jitfe la
gente, &
Capitani,& come gli differo,che
no
l"z
poteuano dare
pe1
hauerfegli
andato
a
'Pizarro mo/ti dtill
fuoi foldati,
ne
ca
•eniuaalferuitio de!
"Rt,ne
rnanco a/la{tcnrta della
citta,
t'!i
paefe, per la mortalita di gente chepotriafu"edere,l"
la[cio,.intro
Franufco
di
Car.iua Ial
nella
citta
fen-za
capi
tul4tione nc conditione alcuna di notte, fece prigione
Mar
tino
di
Florentia,'Pietro de/ Barco,
&
Giouanni di Sa Iaue
•rei,&gli
appicco,
percht
fr
fugg)rono da Pi-zarro,
&
a•
"6a
tJQ'
tJiuliar~
la
lor robb"
C"
partitioni,cbe
erano
bu•
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