111STORI A
G'eN&~Ll
Ilringono1:ome
le
forbe.,mature perdeno if colore
&
{ap~
re;
&
Janna
mo/ti uermini
,
c
i
feno palme de
noue
o
dieci
mani.. re).,t maggior parte
fa
i
dattili comeoua,rnaleoffe
fono gr.mdi,fono agretti per mangiare,ma fonno ragione.
uoli uini,fannogtlr.dianilace r6'faettedi palma
per~'[e
re tato forti, che fen'Z!l fef!urarle ne nett,,irle,ne mettcrgli
pietra
affocata entrano molto, ci fono
pa/me
che
paiono
nel
tronco canne
de
cipolle,piugrojfo nel
rnczrz:.!>
cbe per Ii
capi,nc{quale come
e
legn.,1mmemolfe, fail nido
l'uccella
picco,piccando conil becco:,queflo
e
un
uccello comeiltor
do liftato
al
trauerfo de una lifta uerde, et un'altr.i
ner.t,.
che
declina in
giallo,ha il
collo rojJo,et a!cune
penne
de/la
-coda~li
Spagnuoli lo
chiamanofa
legnar1ime,non
ernolto.
effere il picco delquale
n~irra
Tlinio
che
caua,
6--:
annita.
ncllo
maficcio
degli arbori,
&
uedendo
chiufo il bucodd
fuo
nido
porta un;1, certa berba che pofla{opra
la
pietra
o
cugno
,la
fa
falt:zre petfon"a di fua
uirtu
,altri
dica110 c/Je
il medefimo picco
ha ta/
proprieta cbe
cafca
fubito
ilc14:
gno,ouero cbiodo della brtcca in toccandolo,
ci.(ono molte
papagalli,
&
de diuerfe grandez'Z!,gradiftimi et
piccoli,
come uccelli,uerdi, celeffri,neri,rofti,
&
macchiati,
cbe
parono repezz:.::1ti,/anno
be/la uifla,parlano molto,
(.'7"
Jo
~o ~u.oni
da
~agia~e~
ci fo_uo molti
galli,p~r
le
cafeet
per
1
moti
lhe
hano
gradz pap1,o b..1rbe,come
Ii
noflri
galb,et
glimutan.o di molti colori,cifono pipiflrelli
tato
gro{lico
me quaglze, cbe mordono brauamente a prima notte,am··
mazy~ino
li galli cbe rnordono nelfa. crefla,et ancora
dica
11_0
cb~
muor;L'hMmo mor{tcato di
e/J
e,ifi
imedio
e
/,tua~·
-J1
la p1..iga co
acqr-1a
de!
marc~o
dargli
q.tt"1./c/;e bottoncdi
fuoco~